La Nuova Sardegna

Olbia

L’ultimo saluto a un grande pastore

di Angelo Mavuli
L’ultimo saluto a un grande pastore

È morto monsignor Giovanni Maria Pittorru. Il ricordo commosso del vescovo

18 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. All’alba di ieri dopo, tre mesi e mezzo di sofferenze nell’ospedale di Olbia, dove era ricoverato dalla fine di marzo, è morto a 64 anni, il parroco delle cattedrale di Tempio, monsignor Giovanni Maria Pittorru. I funerali si svolgeranno oggi in città nella chiesa di San Giuseppe,(dove è stata allestita la camera ardente), con inizio alle 14,30. Da quel momento sino alle 17 è stato anche proclamato il lutto cittadino. La sua figura è stata ricordata ieri dalla Diocesi, dal Comune e da diversi suoi confratelli.

Nato a Sant’Antonio di Gallura, era sacerdote da 35 anni. Dopo una serie di incarichi a Roma, nel 2010 rientrò in diocesi diventando parroco di Castelsardo, parrocco di San Giuseppe a Tempio e infine Vicario urbano della città. L’ultima sua apparizione pubblica, (anche se solo attraverso le immagini televisive di Radio Tele Gallura), è stata la domenica del 22 marzo scorso, quando monsignor Pittorru accompagnò il vescovo Sanguinetti sulla cima del Monte Limbara per implorare, in solitudine, davanti al simulacro della Madonna delle Neve, aiuto e protezione per la pandemia in arrivo. In un comunicato, monsignor Sanguinetti, definisce don Pittorru “un grande pastore, di grande cuore e cultura, generoso nel donarsi e che mancherà molto alla comunità”. Tenero, infine, il ricordo espresso da don Francesco Tamponi, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. «L’amicizia con Giovanni è di lunga data, da quando, ragazzi delle medie, studiavamo in Seminario. La sua allegria e il suo carattere forte sono sempre state una costante della sua personalità. Ricordo un momento importante della sua vita, segnata dall’ordinazione sacerdotale sulla piazza di Sant’Antonio di Gallura, suo paese natale». Don Francesco ricorda anche don Giovanni come cerimoniere del Papa, come insegnante in prestigiosi licei romani, come educatore valentissimo di giovani e come annunciatore efficace della Parola di Dio attraverso l’arte della predicazione. Del sacerdote scomparso ricorda pure la grande stima per persone “maestre di vita” come, ad esempio, l’indimenticato monsignor Urru, vescovo di Tempio, del quale conservava la mitria. Ricordata anche la sua grande tenerezza nei confronti della Madonna. «Sono certo che la madre di Gesù lo abbia accompagnato in questo suo ultimo viaggio».



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative