Olbia, il vicolo dimenticato ora è un giardino
L’Aspo ha rimesso a nuovo il passaggio di via Pala, “adottato” dal Dolceacqua
01 luglio 2020
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OLBIA. Pavimento color rosso amaranto, aiuole stracolme di piante e fiori freschi, murales alle pareti. Dopo una lunga stagione di degrado, oggi si presenta così il passaggio tra via Giacomo Pala e il parcheggio di piazzale Amucano, a due passi dalla stazione ferroviaria, nel cuore del centro storico. Merito dell’Aspo, l’azienda municipalizzata di servizi del Comune di Olbia, che in pochi giorni ha concretizzato il progetto di riqualificazione e valorizzazione di un piccolo tratto di strada finito per troppo tempo nel dimenticatoio. Uno spazio pubblico restituito alla libera fruizione dei cittadini. Gli operai nei giorni scorsi hanno concluso il lavoro e il risultato adesso è davanti agli occhi di tutti.
Il passaggio-giardino di via Giacomo Pala è stato “adottato” da Paola Sini, patron del ristorante sardo-genovese Dolceacqua, che più di una volta in passato aveva segnalato lo stato di abbandono del vicolo. Ora, la sera, sul pavimento amaranto campeggiano alcuni tavoli del ristorante, sistemati elegantemente tra il verde senza impedire il passaggio delle persone che dal parcheggio si dirigono verso il corso Umberto e il centro storico. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e dell’Aspo, e rinnovato entusiasmo anche da parte dello staff del ristorante Dolceacqua: per tutti il nuovo passaggio-giardino di via Giacomo Pala è un modello utile e ripetibile di collaborazione e sinergia tra l’ente pubblico e l’impresa privata per la valorizzazione di uno spazio altrimenti terra di nessuno. Il Comune sistema i luoghi e il privato li “adotta”, secondo una buona pratica sicuramente replicabile altrove, visto che in città gli spazi abbandonati e degradati di certo non mancano. Come dire, in questi tempi difficili di emergenza Covid per favorire la ripartenza delle attività economiche si fanno sforzi che magari soltanto qualche mese fa erano impensabili. (m.b.)
Il passaggio-giardino di via Giacomo Pala è stato “adottato” da Paola Sini, patron del ristorante sardo-genovese Dolceacqua, che più di una volta in passato aveva segnalato lo stato di abbandono del vicolo. Ora, la sera, sul pavimento amaranto campeggiano alcuni tavoli del ristorante, sistemati elegantemente tra il verde senza impedire il passaggio delle persone che dal parcheggio si dirigono verso il corso Umberto e il centro storico. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e dell’Aspo, e rinnovato entusiasmo anche da parte dello staff del ristorante Dolceacqua: per tutti il nuovo passaggio-giardino di via Giacomo Pala è un modello utile e ripetibile di collaborazione e sinergia tra l’ente pubblico e l’impresa privata per la valorizzazione di uno spazio altrimenti terra di nessuno. Il Comune sistema i luoghi e il privato li “adotta”, secondo una buona pratica sicuramente replicabile altrove, visto che in città gli spazi abbandonati e degradati di certo non mancano. Come dire, in questi tempi difficili di emergenza Covid per favorire la ripartenza delle attività economiche si fanno sforzi che magari soltanto qualche mese fa erano impensabili. (m.b.)
