La Nuova Sardegna

Olbia

Tempio, chiuse le sale operatorie: c'è chi teme che non sia per mettere le piastrelle

di Angelo Mavuli
Tempio, chiuse le sale operatorie: c'è chi teme che non sia per mettere le piastrelle

Addis (Pd) e Luciano (Pci) contro la decisione dell’Azienda sanitaria di Olbia «Ennesimo scippo, i pazienti dell’alta Gallura devono cercarsi un altro ospedale»

05 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Il Pd cittadino e il Pci protestano per “i lavori civetta” nelle sale operatorie del Paolo Dettori. Per i rappresentanti dei due partiti politici si tratta di un ulteriore passo verso lo smantellamento. La decisione dall’Assl di Olbia, che al quarto piano del Paolo Dettori ha chiuso improvvisamente le due sale operatorie dell’ospedale «per piastrellare i pavimenti», secondo Pd e Pci ha mandato in bestia l’intera città che si sente ancora una volta platealmente scippata non solo dalla Direzione aziendale dell’Assl ma anche dai suoi stessi amministratori comunali «ormai proiettati – si legge nel comunicato del Pci – sulle imminenti elezioni amministrative».

Su quello che viene definito, «l’ennesimo scippo sanitario a danno dell’Alta Gallura», sono intervenuti con due diversi comunicati, il segretario del Pd, Mario Addis, e il segretario del Pci, Nicola Luciano. «Ancora una volta, smentendo platealmente l’onorevole Biancareddu – scrive Addis – la direzione aziendale dell’Assl di Olbia, da due giorni, provocatoriamente e strumentalmente, incurante dei disagi dei cittadini, ha smantellato due sale operatorie. Si tratta di un intervento gravissimo che arriva dopo il blocco di una serie di altri servizi e reparti ridotti ormai, nel migliore dei casi, a semplici ambulatori. Con buona pace dei pazienti dell’alta Gallura che per curarsi dovranno cercare un altro ospedale e con buona pace anche dell’onorevole Biancareddu che da diversi anni periodicamente annuncia, inutilmente, l’arrivo al Paolo Dettori di menti illustri e medici di grido e l’arrivo in città di una pioggia di miliardi».

«A smentire Andrea Biancareddu sull’arrivo di nuovi medici e ulteriore personale al Paolo Dettori – prosegue Mario Addis – ha provveduto lo stesso sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che senza mezzi termini ha annunciato “che i medici di Olbia non andranno mai a Tempio”». Addis si dice certo « che Biancareddu, politico di lungo corso, saprà giustificare questa piccola “discrepanza ” con il suo amico sindaco di Olbia, così come peraltro giustificherà, nel tempo, anche il mancato arrivo dei miliardi recentemente annunciati per la Tempio-Olbia, per la Tempio-Sassari e per la circonvallazione cittadina».

Durissimo, come non mai, anche l’intervento di Nicola Luciano, segretario del Pci che, dopo avere convocato il suo direttivo, manifesta in un comunicato «la rabbia per l’ennesimo scippo che l’Ats e l’Assl di Olbia, con la complicità della giunta regionale e nel silenzio della giunta Addis, sta continuando a perpetrare a danno del Paolo Dettori».

«Questo – scrive ancora Luciano – con la complicità chiara dell’assessore regionale Andrea Biancareddu che periodicamente, ormai, convoca in città inutili conferenze stampa per annunciare l’arrivo a Tempio, “grazie a lui”, di un mare di soldi e l’imminente assunzione di personale medico e paramedico in gran quantità. Nel frattempo però i reparti chiudono mentre Biancareddu e il vice sindaco Addis sfacciatamente millantano crediti».



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative