La Nuova Sardegna

Olbia

«Nieddu fa proclami ma ha fallito»

di Sebastiano Depperu
«Nieddu fa proclami ma ha fallito»

Berchidda, medico e veterinario assenti: la minoranza accusa il sindaco

10 luglio 2020
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BERCHIDDA. La minoranza di Berchidda interviene sul caso del medico mancante e del servizio veterinario che non c'è più. Idea Comune lo fa in modo duro con una nota, puntando il dito contro il sindaco Andrea Nieddu: «Ha fallito, lo dica chiaramente. Cinque anni di raccolta firme non sono serviti a trovare le risposte che la comunità aspettava. Continuerà a dire che siamo in campagna elettorale, noi gli rispondiamo che lui è cinque anni in campagna elettorale. Dirette Facebook estenuanti con un utilizzo improprio dei canali di comunicazione ufficiali, comunicati stampa anche per due pali della luce sostituiti. Il risultato sono questi disservizi che purtroppo la comunità continua a vivere. L'assenza di un medico, ora dei veterinari, non può sempre essere colpa degli altri».

È l'incipit della nota dell'opposizione composta da Alessandro Cossu, Pietro Calvia, Silvio Fresu e Mauro Pinna.

«Fino ad oggi – aggiungono i quattro consiglieri – un plauso va fatto a chi in questi anni si è sobbarcato un lavoro aggiuntivo garantendo un’assistenza costante anche a chi non era suo paziente. Sulla stampa abbiamo assistito a più riprese a proclami. La risoluzione dei problemi sembrava sempre cosa fatta, l’opinione pubblica forse a momenti si è anche convinta che i problemi si fossero risolti e invece con la consapevolezza di chi gioca due parti in commedia eccolo a tratti uscire sulla stampa e fare il paladino della comunità contro il nemico di turno. Si assuma invece le sue responsabilità e cerchi almeno in questo ultimo scorcio di consiliatura di essere più collegiale e inclusivo. Non si può non rispondere ad esempio a una richiesta di incontro formulata da alcuni operatori economici del paese regolarmente protocollata. Non si possono assumere altre decisioni importanti sempre in totale e completa solitudine».

Da Idea Comune aggiungono: «Più volte anche noi siamo stati disponibili nell'interesse del comune a mostrarci aperti al dialogo e puntualmente siamo poi stati snobbati e non riconosciuti come interlocutori di questa cittadinanza. Il paese di sicuro ha forza ed energia se la comunità rimane coesa e unita. Le critiche non sono atti di lesa maestà ma come più volte accaduto possono diventare occasioni proficue per approfondire e trovare soluzioni ai problemi».

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