La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il Comune non trova pannelli in plexiglas: il museo resta chiuso

Dario Budroni
Olbia, il Comune non trova pannelli in plexiglas: il museo resta chiuso

L’assessore Serra: «Dispositivi per le reception irreperibili». Manca anche un sistema di sanificazione delle audioguide

23 luglio 2020
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OLBIA. La storia non riesce a ripartire. I turisti che decidono di fare due passi nel centro città trovano per esempio il museo archeologico ancora chiuso. Il problema è questo: i dispositivi di protezione stanno ormai diventando merce rara e il Comune ha dovuto dare la priorità ai suoi uffici. «C’è una grande richiesta in tutta Italia. È difficile reperirli. Noi ne abbiamo acquistati tanti, ma abbiamo dovuto pensare prima di tutto agli uffici per l’utenza. In ogni caso, l’obiettivo è quello di riuscire a riaprire anche il museo nel giro di poco tempo» afferma Sabrina Serra, assessore comunale alla Cultura.

Museo chiuso. Il museo sotterraneo della necropoli di San Simplicio, gestito dall’Aspo, è stato riaperto da qualche settimana. Più facile, qui, garantire la sicurezza dei visitatori. Invece al museo archeologico, dove si possono ammirare due navi romane e numerosi reperti trovati durante gli scavi in città, c’è ancora qualche problema. Servono le barriere di plexiglas per la reception. E poi bisogna trovare un sistema efficace per la sanificazione delle audioguide. «Purtroppo non riusciamo a trovare i dispositivi di protezione – continua l’assessore Serra –. Sappiamo che i turisti vorrebbero visitare il nostro museo, anche dagli hotel ci chiamano per chiederci informazioni. Ovviamente ce la stiamo mettendo tutta e contiamo di tornare al più presto alla normalità. Anche perché il museo, visite a parte, è un luogo di cultura che ospita da sempre numerose manifestazioni». Lo stesso discorso riguarda la biblioteca simpliciana, visto che anche per la struttura di piazzetta Panedda si stanno cercando le barriere e i sistemi di sanificazione dei libri previsti dalla rigida normativa anti Covid.

Il lavoro continua. E mentre si attende la riapertura, gli uffici comunali sono sempre al lavoro per ottenere l’accreditamento del museo archeologico. Un passaggio fondamentale che permetterà l’accesso della struttura ai circuiti museali regionale e nazionale. Gli interventi strutturali necessari sono stati tutti completati. Adesso manca dunque la parte burocratica. «Gli uffici stanno continuando a lavorare in questa direzione – sottolinea Sabrina Serra –. Il percorso è cominciato lo scorso inverno ed è stato in parte rallentato dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo era quello di concludere il tutto entro la fine dell’anno, speriamo di riuscirci». Un domani, dunque, il museo archeologico che sorge sull’isola Peddone potrà essere dato in gestione. «Ci tengo a specificare che il museo non è senza gestione, visto che è gestito internamente dal Comune – prosegue l’assessora alla Cultura -. Con una gestione esterna, però, potrà avere un direttore e un personale qualificato che si occuperanno anche di promuoverlo e di lanciarlo sul mercato».

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