La Nuova Sardegna

Olbia

Le ostriche della discordia infiammano Golfo Aranci

di Marco Bittau
Le ostriche della discordia infiammano Golfo Aranci

Quasi cinque ettari di concessione davanti a una delle spiagge storiche del paese. La mobilitazione corre sul web: sabato mattina un sit in di protesta ai Baracconi

27 luglio 2020
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GOLFO ARANCI. Cittadini, associazioni ambientaliste, amministrazione comunale, tutti insieme in trincea nella guerra delle ostriche. Golfo Aranci si ribella al progetto di un impianto d’allevamento di ostriche e cozze d 48mila metri quadrati che sarà realizzato davanti alla spiaggia dei Baracconi, nello specchio di mare ai piedi di Capo Figari, di fronte all’isola di Figarolo, simboli storici e paesaggistici del paese. La mobilitazione corre sul web ma la protesta noin è solo virtuale: sabato 1° agosto, alle 10.30, è in programma un sit in di protesta ai Baracconi promosso dal comitato spontaneo “Salviamo la costa di Golfo Aranci”, un movimento di cittadini nato d’impulso dalla preoccupazione per un tema cruciale per lo sviluppo del paese, come la concessione demaniale marittima che autorizza per 15 anni un allevamento di mitili e ostriche. Un questione evidentemente enorme per una comunità di pescatori come quella di Golfo Aranci.

A organizzare la manifestazione (il sit in aperto a tutta la popolazione) è appunto un comitato spontaneo di cittadini, anche se in tutte le comunicazioni è bene in mostra il gruppo “Cambia con noi” all’opposizione in consiglio comunale. In realtà, nei fatti, tutta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Mulas si è sempre schierata contro il progetto, al punto da presentare ricorsi prima al Tar e poi al Consiglio di Stato contro le autorizzazioni rilasciate dalla Regione, a questo punto l’unico soggetto a sostenere il progetto dell’allevamento.

Per ora la mobilitazione online promossa dal comitato spontameo ha raccolto circa 600 adesioni, ma da qui a sabato potrebbero essere mlre di più. «La zona è ritenuta di notevole interesse paesaggistico e ambientale in quantoattigua alla Zps e all'area Sic di Capo Figari e Figarolo culla di delfini, mufloni e molte specie protette – dice il comitato spojtaneo – vogliamo far luce e chiarezza insieme a tutta la popolazione sarda e all'opinione pubblica su un tema di rilevanza ambientale, comunitaria, turistica, economica e sociale, vista anche la nuova legge sul Piano paesaggisto regionale che preoccupa tutto il mondo ambientalista. Infatti, l’intenso sfruttamento turistico della costa e del tratto di mare dell’area Sic, specialmente durante l’estate, pone già da molti anni il problema e la necessità di garantire una maggiore protezione del mare attorno al promontorio di Capo Figari e all’isola di Figarolo». «I cittadini – aggiunge il comitato – chiedono venga garantita la conservazione dell’habitat e della prateria di Posidonia presente, nonché delle principali specie marine individuate nel sito».

Come tutte le cose nate online, al sit in si può partecipare attraverso l’evento Facebook: www.facebook.com/events/51 212 1332894206/. Il sit in prevede un programma (ancora in via di definizione) di interventi di esperti, seguiti da flash mob creativi a cura della comunità golfarancina e delle realtà che lavorano con il mare nel territorio. «L’invito a partecipare – aggiunge ancora il comitato – è esteso a tutti coloro che hanno a cuore il territorio di Golfo Aranci, l'ambiente e la natura. Saranno benvenuti cartelli che ricordino gli slogan: “Salviamo la costa di Golfo Aranci”, “Golfo Aranci non si tocca”, “No all'allevamento di cozze e ostriche”. Il sit in, che avverrà nel pieno rispetto del distanziamento previsto dalla legge, potrebbe essere solo il primo di una serie di manifestazioni che saranno organizzate nel caso in cui le istanze della comunità non venissero ascoltate. Siamo pronti ad attivarci con ogni mezzo per salvare la nostra costa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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