La Nuova Sardegna

Olbia

Sbarca con l’auto al porto: a bordo sei chili di cocaina

di Stefania Puorro
Sbarca con l’auto al porto: a bordo sei chili di cocaina

Trentacinquenne di Galtellì bloccato dalle unità cinofile appena sceso dalla nave La droga di altissima qualità è stata trovata in un doppiofondo del cruscotto

28 luglio 2020
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OLBIA. Non è sicuramente un trafficante di droga improvvisato. Al contrario. Questa sarebbe proprio la sua attività principale e ci sono tutti gli elementi per considerarlo come un uomo chiave degli ambienti della malavita. E’ sbarcato a Olbia con sei chili di cocaina, a bordo di un’utilitaria. E pensava di passare inosservato. Ma è stato scoperto e arrestato dagli uomini del gruppo della guardia di finanza di olbia, guidati dal capitano Carlo Lazzari. Si tratta di un M.R. 35 anni, nato a Nuoro ma residente a Galtellì e con lontane origini spagnole, assistito dall’avvocato Gerardo Giacu.

L’operazione è scattata alle 7 e mezzo all’arrivo del traghetto da Livorno al porto dell’Isola Bianca. In campo, come sempre, le unità cinofile della fiamme gialle impegnate nei quotidiani servizi disposti dal comando provinciale di Sassari per reprimere il traffico di sostanze stupefacenti. Quando anche i passeggeri in macchina hanno cominciato a sbarcare dalla nave, i finanzieri ne hanno subito notato uno che viaggiava su una piccola auto. Perché ha cercato di fare un giro largo con lo scopo di evitare il controllo e di passare soprattutto davanti ai cani. Il sistema, però, non ha funzionato: è stato subito indirizzato nuovamente verso la fila, senza fargli intuire che fosse già nato un sospetto nei suoi confronti. E quando quella macchina è arrivata davanti a Daff e Semia, due pastori tedeschi addestrati per la ricerca di droga, è arrivata la conferma: lì dentro c’era qualcosa che scottava. Non solo. Il conducente è apparso piuttosto nervoso e ha dato risposte confuse e contradditorie appena gli è stato chiesto da dove arrivasse e dove fosse diretto. Ecco perché si è deciso di procedere a un controllo approfondito del mezzo. E si è così scoperto, durante la minuziosa perquisizione, che all’interno del cruscotto della macchina era stato abilmente creato un doppiofondo artigianale al quale si poteva arrivare attraverso un’apertura sotto il copriruota. Ben nascosto, dunque, ecco apparire il “prezioso carico illegale”, così come lo ha definito il comando provinciale della finanza in un comunicato: sei pacchi di cocaina di altissima qualità per un totale complessivo di sei chili. Tutti perfettamente sigillati e posti sottovuoto «con l’evidente intenzione di nascondere il pungente odore della droga e confondere il fiuto dei cani». Ma non è servito. «Visto l’importante quantitativo e l’elevata qualità della cocaina da cui si sarebbero ricavati diversi “tagli” senza comprometterne gli effetti stupefacenti - prosegue la nota - i militari hanno tratto una conclusione: non avevano di fronte un trafficante dell’ultima ora». La sostanza immediatamente messa sotto sequestro, una volta tagliata e immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro. Il trentacinquenne finito in manette per traffico di droga è stato già trasferito nel carcere di Bancali a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ancora una volta, dunque, i controlli della unità cinofile della finanza al porto sono stati più che efficaci e hanno consentito di interrompere il grande flusso di droghe pesanti verso l’isola. Proprio per questo l’attività verrà ulteriormente intensificata anche nelle prossime settimane.

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