La Nuova Sardegna

Olbia

Danneggiate dai vandali le antiche mura puniche

di Marco Bittau
Danneggiate dai vandali le antiche mura puniche

Graffiti, cumuli di rifiuti e resti di bivacchi nell’area archeologica di via Torino I cittadini si organizzano: presto la costituzione di un comitato di quartiere

18 settembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Una spina nel fianco del centro storico. Le antiche mura puniche tra via Torino e via Acquedotto continuano a essere facile preda di vandali, rifugio di sbandati e centrale dello spaccio di droga tra i giovanissimi in città. Il sito archeologico, meta di appassionati di storia antica e turisti, è di nuovo precipitato nel buco nero dell’abbandono e i segni sono più che evidenti: mura danneggiate, sbriciolate o “graffitate”, rifiuti anche ingombranti dappertutto, resti di bivacchi. Quando va bene sono bottiglie e cartacce, quando va male si trova addirittura uno sgabello girevole lasciato abbandonato lì come in una discarica a cielo aperto. L’immagine è assolutamente negativa. Un chiaro invito ai visitatori ad andare altrove. Una scena imbarazzante, peraltro già vista nel corso degli anni, ma che ancora si ripete puntualmente.

Negli ultimi anni, su sollecitazione dei cittadini residenti e grazie anche al coinvolgimento del vicino istituto tecnico commerciale Panedda e della Soprintendenza per i beni archeologici, si era cercato di invertire la tendenza al degrado e all’abbandono. Operazioni di pulizia e valorizzazione turistica con appositi cartelli indicatori per facilitare le visite. Un’altra azione pressante è stata svolta da polizia e carabinieri sul fronte dell’ordine pubblico. Anni fa la centrale dello spaccio allestita tra via Torino e via Acquedotto era stata smantellata da un’operazione di polizia e i controlli e sono stati sicuramente intensificati. Un ulteriore contributo potrebbe arrivare presto dall’attivazione in città (e anche nel centro storico) della rete di videosorveglianze con l’installazione di numerose telecamere. Adesso però il piccolo ma prezioso sito archeologico di origine cartaginese è di nuovo terreno di conquista per vandali, teppisti e spacciatori.

Esattamente come è terra di nessuno, a poche decine di metri di distanza, sono le vie d’accesso a piazza Mercato (via Pisa, via Palermo e via Acquedotto). Anche in questo caso la situazione di degrado è insostenibile e il quartiere è ormai fuori controllo anche sul fronte dell’ordine pubblico. Durante l’estate schiamazzi notturni, risse continue e persino un regolamento di conti concluso con un accoltellamento in piazza Mercato. Esasperati e costretti a chiudersi in casa, i cittadini residenti nelle scorse settimane hanno presentato un esposto alla Prefettura di Sassari, al Comune e alle forze dell’ordine. Un vero e proprio appello all’intervento per evitare che la situazione diventi davvero irrecuperabile.

Di fronte a questi ripetuti e sempre più gravi episodi il malessere sempre crescente tra i cittadini si è ormai diffuso a macchia d’olio nelle strade del centro storico, tanto che gli abitanti adesso stanno lavorando per la costituzione di un comitato di quartiere, cioè una rappresentanza istituzionale che possa far uscire il centro dal cono d’ombra e di abbandono in cui è finito. La procedura per la costituzione del comitato di quartiere è già iniziata e gli abitanti stanno provvedendo alla raccolta delle firme necessarie per concretizzare l’iniziativa. Insomma, nel quartiere serve un punto di riferimento per interfacciarsi con il Comune su una serie di problemi: spopolamento progressivo, chiusura di diverse attività commerciali, ordine pubblico, vigilanza, parcheggi, viabilità, ztl, arredo urbano, lavori pubblici. Tanta carne al fuoco che sinora non ha trovato spazio nel dialogo tra il quartiere e gli amministratori.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative