l’assistenza ai migranti
Alan Kurdi, ora la quarantena la nave per ora resta a Cocciani
OLBIA. Con la ripartenza dei migranti verso altri centri dell’isola (trasferiti 110 dei 125 complessivamente sbarcati venerdì mattina dalla Alan Kurdi ormeggiata al molo Cocciani) a Olbia sono finite...
29 settembre 2020
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OLBIA. Con la ripartenza dei migranti verso altri centri dell’isola (trasferiti 110 dei 125 complessivamente sbarcati venerdì mattina dalla Alan Kurdi ormeggiata al molo Cocciani) a Olbia sono finite anche le polemiche. A Olbia ne restano solo 10, in regime di isolamento dopo essere risultati positivi al tampone Covid. Tutti asintomatici, i positivi si trovano in quarantena ospitati in strutture messe a disposizione dalla diocesi. Per loro si è fermata necessariamente anche la macchina della solidarietà, imponente, che ha visto gli olbiesi mobilitarsi in massa per tendere una mano alle famiglie di profughi offrendo loro alimentari, abbigliamento e generi di prima necessità, ma anche giocattoli per i tanti bambini presenti nel gruppo. Tanta abbondanza e di tutto questo adesso non c’è bisogno. Intanto la nave Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea eye, è ancora ormeggiata al molo Cocciani e non ripartirà sino a quando l’equipaggio non avrà completato la quarantena.