La Nuova Sardegna

Olbia

I miasmi della discarica di Spiritu Santu invadono Porto San Paolo

di Serena Lullia
I miasmi della discarica di Spiritu Santu invadono Porto San Paolo

L’odore dell'impianto del Cipnes ora arriva fino al borgo. Il sindaco Lai: "Il Consorzio intervenga e smetta di fare finita di nulla"

23 ottobre 2020
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OLBIA. Prima era “solo” un fastidioso odore che si infilava nelle narici all’improvviso e andava via poco dopo. La sua comparsa a intermittenza e di breve durata, per lo più concentrata in alcuni giorni di luglio e agosto, rendeva quel fetore “quasi” tollerabile. Ma nell’ultimo anno la situazione è più che peggiorata. E adesso, oltre agli stoici abitanti di Murta Maria, da decenni costretti alla convivenza forzata con la discarica, anche quelli del borgo di Porto San Paolo devono fare i conti con i miasmi dell’impianto di Spiritu Santu.

Il sindaco Francesco Lai ogni giorno viene travolto dalle lamentele dei suoi concittadini. Dalla scorsa estate scrive al Cipnes chiedendo interventi risolutivi. Dal Consorzio industriale non solo non arrivano risposte, ma la situazione peggiora. Si respira odore di discarica il mattino presto, all’ora di pranzo, e poi di sera e di notte. Lai chiede un incontro urgente ai vertici del Cipnes.

«Sono ben consapevole che la soluzione per un problema di questo tipo sia a lungo termine – afferma il sindaco Lai –. Ma la politica ha il dovere di trovare soluzioni a temi complessi come questo. Bisogna cominciare a parlare di un sito alternativo per la discarica. Il problema non è solo di Murta Maria e di Olbia e non riguarda solo il periodo estivo, quando c’è la massima concentrazione di turisti e quindi di rifiuti da smaltire. Per tutta l’estate gli abitanti di Porto San Paolo hanno respirato quei miasmi. E il problema persiste anche ora che siamo a ottobre. Una situazione inaccettabile. Il Cipnes non può fare finta di nulla».

Da anni il Consorzio dice che la situazione è sotto controllo. Tante le proteste negli anni degli abitanti di Murta Maria rimaste inascoltate. La Regione e il Comune di Olbia alle loro lamentele hanno risposto concedendo un ulteriore ampliamento dell’impianto di Spiritu Santu. «La situazione può solo peggiorare», aggiunge il sindaco. Tra l’altro Loiri Porto San Paolo e Olbia subiscono la presenza della discarica in prima persona. Ma l’impianto serve anche altri comuni della Gallura che a Spiritu Santu si liberano dei loro rifiuti senza alcuna conseguenza in termini ambientali a casa loro. «Come prima cosa si potrebbero ridurre i trasferimenti di rifiuti di alcuni comuni su Olbia e dirottarli su Tempio – conclude Lai –. Una cosa è certa. Andremo avanti seguendo la legge e se necessario siamo pronti ad azioni forti».
 

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