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Capo Figari, si riparte dall’ambiente

Capo Figari, si riparte dall’ambiente

Golfo Aranci, pubblicato il piano di gestione ed entro il 9 dicembre si presentano le osservazioni. Oggi un’assemblea

04 novembre 2020
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GOLFO ARANCI. L’iter del piano di valorizzazione e gestione dell’area Sic di Capo Figari entra nella fase più delicata e per Golfo Aranci è un po’ come un nuovo Puc. Tante, infatti, sono le possibili ricadute economiche e altrettante le aspettative della comunità. Dallo scorso 8 ottobre il piano che consentirà di programmare e gestire lo sviluppo del polmone verde più importante del paese è in pubblicazione sul Buras. Ci resterà per 60 giorni e tutti i cittadini e gli amanti del sito possono proporre iniziative e azioni che verranno vagliate e valutate. Le osservazioni devono pervenire al Comune di Golfo Aranci entro il 9 dicembre. Intanto il progetto sarà presentato ai cittadini in un’assemblea in programma stasera, alle 17, nella palestra comunale.

È una delle ultime fasi di un processo che va avanti da almeno due decenni. Soddisfatto il sindaco Mario Mulas: «Si tratta di uno degli ultimi passi di un cammino, iniziato durante le amministrazioni precedenti, cui abbiamo sempre tenuto come gruppo politico di maggioranza. Avere l'onore di concludere l'iter fra pochi mesi è uno degli elementi qualificanti del nostro mandato che ha come punto centrale la crescita economica del paese unita alla tutela dello straordinario patrimonio ambientale e paesaggistico».

Soddisfatto anche Paolo Madeddu, delegato all'Ambiente: «Come amministrazione comunale siamo orgogliosi del piano di sviluppo e di tutela che stiamo approntando e sono convinto che dal confronto e dalla condivisione possano emergere nuovi punti di riflessione, per questo invito a prendere visione del piano e a condividere con noi il progetto di crescita».

Non solo natura e paesaggio, però. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, l’area Sic di Capo Figari diventerà il punto di riferimento dell’economia turistica a Golfo Aranci. «Il nostro monte – aggiunge il sindaco Mulas – è simbolo della crescita e della rinascita del paese. Un grave incendio qualche anno fa rischiava di desertificare il patrimonio ambientale, ma con forza e determinazione oggi siamo pronti a tutelare questo patrimonio arricchendolo di opportunità economiche».

Delle iniziative e delle opportunità occupazionali che compongono il piano di gestione si conoscono solo le indicazioni di carattere generale. «Sono centinaia i posti di lavoro diretti e dell’indotto che si creeranno intorno a Capo Figari – dicono gli amministratori – dalle gite a cavallo, alle reti ferrate, dallo studio della flora, con oltre 120 specie endemiche, allo studio dei delfini, dai diving center agli operatori turistici che già oggi mostrano al mondo il patrimonio di Capo Figari e di Golfo Aranci».

Senza trascurare, naturalmente, il patrimonio storico e culturale legato alla presenza nel promontorio della stazione-semaforo di Guglielmo Marconi. Il semaforo fa parte dell’elenco di strutture per le quali la Regione, nel 2018, aveva messo a bando la concessione con l’obiettivo di valorizzare strutture in larga parte cadenti e abbandonate. Un bando di cui, però, non si è saputo più nulla.

«Da sempre – conclude il sindaco – il nostro gruppo politico ha tutelato il patrimonio naturalistico del Comune ed è attento all’ambiente, che oggi più che mai rappresenta un asset fondamentale per posizionarci come località di riferimento nel mercato delle vacanze in Sardegna». (m.b.)

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