operazione dei carabinieri
Giovane arrestato per spaccio suo padre si ribella ai carabinieri
OLBIA. Figlio e padre nei guai. Il primo è stato arrestato perché sorpreso a spacciare droga, il secondo invece si è ribellato ai militari mentre perquisivano la casa e per lui è scattata la denuncia...
24 novembre 2020
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OLBIA. Figlio e padre nei guai. Il primo è stato arrestato perché sorpreso a spacciare droga, il secondo invece si è ribellato ai militari mentre perquisivano la casa e per lui è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
I militari della sezione operativa del reparto territoriale, guidato dal tenente colonnello Davide Crapa, sono entrati in azione sabato mattina in via Antonio Salieri: è qui che hanno sorpreso un giovane olbiese di 31 anni mentre cedeva una dose di cocaina a un disoccupato di 49 anni, di Olbia anche lui.
Poi però è scattata anche la perquisizione della casa dell’arrestato ed è stata recuperata e sequestrata altra cocaina (5 grammi), sostanza da taglio, due flaconi di metadone, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Durante le operazioni il padre del trentunenne, un olbiese di 60 anni, ha perso il controllo e ha cercato di impedire ai carabinieri di continuare la perquisizione. Così è stato denunciato. Per il figlio (ieri si è svolta l’udienza di convalida) il giudice ha disposto l’obbligo di firma.
I militari della sezione operativa del reparto territoriale, guidato dal tenente colonnello Davide Crapa, sono entrati in azione sabato mattina in via Antonio Salieri: è qui che hanno sorpreso un giovane olbiese di 31 anni mentre cedeva una dose di cocaina a un disoccupato di 49 anni, di Olbia anche lui.
Poi però è scattata anche la perquisizione della casa dell’arrestato ed è stata recuperata e sequestrata altra cocaina (5 grammi), sostanza da taglio, due flaconi di metadone, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Durante le operazioni il padre del trentunenne, un olbiese di 60 anni, ha perso il controllo e ha cercato di impedire ai carabinieri di continuare la perquisizione. Così è stato denunciato. Per il figlio (ieri si è svolta l’udienza di convalida) il giudice ha disposto l’obbligo di firma.