Diocesi di Tempio, ordinati due nuovi sacerdoti
di Giuseppe Pulina
A San Giuseppe la prima messa celebrata dai neo parroci Mauro Caldaras e Francesco Martino Mocci
30 novembre 2020
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TEMPIO. Due nuovi presbiteri sono entrati a far parte della diocesi di Tempio-Ampurias. All’indomani della loro ordinazione, svoltasi nella chiesa di San Giuseppe alla presenza dell’arcivescovo metropolita Gianfranco Saba e del vescovo Sebastiano Sanguinetti, i due nuovi parroci hanno presieduto la loro prima messa: don Mauro Caldaras a Luogosanto, nella basilica della Natività della Beata Vergine Maria, don Francesco Martino Mocci, a Tempio, nella cattedrale. Oltre alla giovane età, entrambi i nuovi presbiteri hanno in comune il senso di una forte vocazione e un percorso di discernimento attentamente ponderato negli anni della loro formazione religiosa.
Della loro ordinazione ci si ricorderà anche per le circostanze nelle quali è avvenuta. Un fatto sottolineato sia dall’arcivescovo Gianfranco Saba che dal vescovo Sanguinetti, che ha definito il rito dell’ordinazione come un evento da inquadrare anche nel particolare contesto storico che stiamo vivendo. 15 anni vescovo, monsignor Sanguinetti ha ordinato 25 sacerdoti. Un numero ragguardevole, verrebbe da osservare, ma , ha precisato proprio il prelato, “è un buon numero di giovani che a malapena sostituiscono quelli che purtroppo non ci sono più”. Due giovani che hanno alle spalle un percorso vocazionale, spirituale e comunitario che li ha fatti conoscere e apprezzare all’intera comunità. Don Francesco, originario di Villanovaforru, ha trascorso anni nell'esercito, conseguendo anche la specializzazione nella bonifica di ordigni esplosivi per la Nato come operatore Eod, ruolo che ha rivestito partecipando a diverse missioni all'estero. Dopo aver abbracciato la regola monastica dei benedettini, ha fatto ritorno in Sardegna, dando continuità al suo cammino di crescita spirituale prima a Nulvi e, in un secondo momento, a Tempio. Don Mauro ha invece formato la sua spiritualità sotto il segno di san Francesco. Ha vissuto a lungo con i frati minori, compiendo un percorso che lo ha condotto inizialmente a san Gavino Monreale per l’anno di probandato, poi a Luogosanto e, infine, nella Penisola, tra il monte della Verna, in Toscana, per il noviziato che ha preceduto i primi voti. Alla loro ordinazione hanno partecipato i religiosi della diocesi e tante autorità laiche. Migliaia di persone hanno potuto seguire la cerimonia grazie alla diretta di Gallura Tv.
Della loro ordinazione ci si ricorderà anche per le circostanze nelle quali è avvenuta. Un fatto sottolineato sia dall’arcivescovo Gianfranco Saba che dal vescovo Sanguinetti, che ha definito il rito dell’ordinazione come un evento da inquadrare anche nel particolare contesto storico che stiamo vivendo. 15 anni vescovo, monsignor Sanguinetti ha ordinato 25 sacerdoti. Un numero ragguardevole, verrebbe da osservare, ma , ha precisato proprio il prelato, “è un buon numero di giovani che a malapena sostituiscono quelli che purtroppo non ci sono più”. Due giovani che hanno alle spalle un percorso vocazionale, spirituale e comunitario che li ha fatti conoscere e apprezzare all’intera comunità. Don Francesco, originario di Villanovaforru, ha trascorso anni nell'esercito, conseguendo anche la specializzazione nella bonifica di ordigni esplosivi per la Nato come operatore Eod, ruolo che ha rivestito partecipando a diverse missioni all'estero. Dopo aver abbracciato la regola monastica dei benedettini, ha fatto ritorno in Sardegna, dando continuità al suo cammino di crescita spirituale prima a Nulvi e, in un secondo momento, a Tempio. Don Mauro ha invece formato la sua spiritualità sotto il segno di san Francesco. Ha vissuto a lungo con i frati minori, compiendo un percorso che lo ha condotto inizialmente a san Gavino Monreale per l’anno di probandato, poi a Luogosanto e, infine, nella Penisola, tra il monte della Verna, in Toscana, per il noviziato che ha preceduto i primi voti. Alla loro ordinazione hanno partecipato i religiosi della diocesi e tante autorità laiche. Migliaia di persone hanno potuto seguire la cerimonia grazie alla diretta di Gallura Tv.
