La Nuova Sardegna

Olbia

Mini restyling del porto dopo il taglio delle risorse

di Walkiria Baldinelli
Mini restyling del porto dopo il taglio delle risorse

Palau, la giunta Manna limita gli interventi alla riqualificazione delle banchine Il consigliere Fresi: «Una opportunità persa per le scelte sbagliate del Comune»

03 gennaio 2021
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PALAU. La sforbiciata della Regione di 3,5 milioni al finanziamento per il porto commerciale, ha costretto il Comune a rimodulare l’intervento che era stato programmato. La scelta di Cagliari era nata a seguito di una variazione sostanziale presentata dall’amministrazione Manna al progetto iniziale di riqualificazione della marina ereditato dalla giunta di Piero Cuccu e finanziato dalla Regione. Nelle casse dell’ente locale la Regione ha lasciato una tranche da 350mila euro e una da 600mila, un fondo integrativo da appaltare con immediatezza, da utilizzare – massimo entro marzo del 2023 –, per la progettazione generale e la riqualificazione della banchina e degli impianti esistenti.

L’amministrazione guidata dal sindaco, Franco Manna, ha così rimodulato il contratto con la società Enser srl. Ha quindi sottoscritto una convenzione integrativa che regola i rapporti con il raggruppamento dei professionisti relativi per la redazione di progetti di indagini geotecniche, fattibilità tecnica e economica, secondo la proposta già condivisa da Regione, assessorato dei Lavori pubblici e Capitaneria di porto, compreso lo studio ambientale per la Valutazione di impatto ambientale (Via). E la redazione del progetto stralcio di 350mila euro per la riqualificazione delle banchine e degli impianti nello scalo commerciale.

Sulla rimodulazione finanziaria operata da Cagliari quattro mesi fa ha influito una rivisitazione sostanziale al progetto iniziale dell’amministrazione Manna. Il rischio del taglio ai fondi era stato annunciato in più occasioni dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici, già nel mese di febbraio del 2020 ed erano state notificate all’ente locale alcune osservazioni sul progetto di fattibilità tecnica e economica. In particolare quelle relative all’assetto degli accosti dei traghetti e l’interferenza dei flussi diportistici diretti alla nuova darsena di ponente con le rotte commerciali verso La Maddalena.

La convenzione tra i due enti risale al 2015, anno in cui erano stati finanziati i 3,5 milioni nell’ambito del Piano regionale delle infrastrutture. «Un’occasione persa per Palau», la definisce il consigliere di minoranza (Obiettivo Palau) Robertino Fresi. «Dispiace – aggiunge Fresi – assistere all’ennesima opportunità sfumata di riqualificazione del porto commerciale. Il cospicuo taglio dei fondi regionali è stato causato da una variante sostanziale ambientale a un progetto per il quale erano state date tutte le autorizzazioni. Constatiamo che le decisioni politiche dell’amministrazione in questo caso hanno arenato un progetto importante, di crescita e di sviluppo. Confidiamo in un futuro migliore per la portualità palaese».



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