La Nuova Sardegna

Olbia

Porto turistico, l’Authority dice sì

di Giandomenico Mele
Porto turistico, l’Authority dice sì

Cambiano destinazione i vecchi moli Brin e Bosazza, vicini al centro storico e al nuovo lungomare  

15 gennaio 2021
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OLBIA. Porto turistico e un futuro approdo per maxi yacht. Il progetto per il Molo Brin e quello Bosazza, nel golfo interno di Olbia, dedicato alla nautica da diporto, fa un decisivo passo in avanti. L’Autorità di sistema portuale della Sardegna, titolare delle aree demaniali, ha completato il primo passaggio per la realizzazione del porto turistico nel centro di Olbia. Un cambio di destinazione d’uso: il “Porto vecchio” da scalo commerciale diventerà dedicato alla nautica da diporto, una volta recepito l’eventuale parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Questa la scansione dei passaggi burocratici: l’Authority regionale lo ha stabilito con l'approvazione del Piano operativo triennale 2021-2023, quindi il Comitato di gestione, previa consultazione dell’organismo di partenariato della Risorsa mare, ha dato il via libera alla rivoluzione diportistica.

Porto turistico. Carte alla mano, l’Authority ha infatti concluso la redazione dell’adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore del porto. Il Molo Brin diventerà completamente turistico, aperto quindi solo alle barche da diporto. Il 22 dicembre 2020 il presidente dell’Autorità portuale sarda, Massimo Deiana, aveva inviato l’avviso dell’adeguamento tecnico al Comune di Olbia per “l’acquisizione della dichiarazione di non contrasto con i vigenti strumenti urbanistici e con il Puc adottato, propedeutica all’adozione da parte del Comitato di gestione portuale e per il successivo inoltro al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il rispettivo parere di competenza”. Ottenuti i via libera, potranno partire le opere: una volta che vengano presentate le eventuali proposte progettuali per le aree in concessione.

Piano triennale. L’Autorità di sistema portuale ha presentato il Piano operativo triennale 2021-2023 per i porti sardi, tra i quali Olbia, approvato dal Comitato di gestione, previa consultazione con l’organismo di partenariato della Risorsa mare. Un piano che ha riconfermato la vocazione di Olbia per il traffico passeggeri e i mezzi commerciali. Oltre agli interventi di dragaggio e riqualificazione delle banchine dell’Isola Bianca e del porto industriale Cocciani, si prevede una totale revisione e razionalizzazione delle aree di accesso portuale e della viabilità, un’apertura della stazione marittima e delle attività commerciali alla libera fruizione, la riqualificazione dei servizi ai passeggeri e ai crocieristi. Per quanto riguarda la nautica, quindi, l’idea progettuale prevede il rilancio del Molo Brin verso il diportismo, la creazione di un distretto della cantieristica nell’area dell’ex stabilimento Palmera, la progettazione di una canaletta di servizio per le imbarcazioni e la razionalizzazione delle concessioni per la nautica nelle due anse del porto interno. Il progetto dovrà quindi essere inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il parere di sua competenza.

Il Molo Brin. Nella strategia di sviluppo per la nautica da diporto della banchina sud del Molo Brin e della banchina orientale del Molo vecchio, rientrerà anche l’edificio ex Officine meccaniche Mameli che nel 2013 erano tornate sotto l’egida del Demanio: oggi l’edificio è abbandonato, in cattivo stato di conservazione. In futuro si prevede che sarà utilizzato per servizi portuali connessi alla nautica da diporto. Per la banchina meridionale del Molo Brin (lunga 305 metri e larga 61 metri) e per la banchina orientale del Molo Vecchio (larga 73 metri e lunga 130 metri) è prevista la realizzazione - analogamente all’altra banchina del Molo Brin già utilizzata per l’ormeggio delle imbarcazioni da diporto - di una passerella in legno dotata di tutti gli arredi necessari per consentire l’ormeggio. Sarà utilizzato il sistema “a pendino” delle imbarcazioni da diporto (bitte, anelloni, corpi morti, catenaria, trappe di ormeggio e pendino) e la realizzazione di tutti gli impianti tecnici e delle colonnine di servizio. È inoltre prevista la realizzazione di un impianto per l’aspirazione delle acque nere delle imbarcazioni che verrà collocato in prossimità della testata del Molo Brin.

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