La Nuova Sardegna

Olbia

Il gas metano in città, l’accordo è fatto

di Giandomenico Mele
Il gas metano in città, l’accordo è fatto

Il Cipnes e Fiamma 2000 guidano la rivoluzione energetica che porterà a chiudere parte della discarica di Spiritu Santu

19 gennaio 2021
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OLBIA. È stato perfezionato l’accordo che porterà alla nascita del partenariato pubblico-privato per portare il gas metano a Olbia. Protagonisti il Cipnes, Consorzio industriale del nord est Sardegna e la società Fiamma 2000. La rete del gas di città di Olbia ospiterà il biometano proveniente dall’impianto di Spiritu Santu, non appena si concluderanno i lavori di costruzione del nuovo biodigestore anaerobico del Cipnes. Non saranno tempi brevissimi, ma si potrebbe arrivare molto prima delle altre opzioni in campo: dal momento che la dorsale del metano è in stand-by e i progetti per il Gnl (gas naturale liquefatto) sono ancora in fase embrionale.

La tecnologia. Il Cipnes ha pubblicato l’avviso di preinformazione per la redazione del progetto esecutivo e la realizzazione dei lavori di adeguamento funzionale per la realizzazione di un sistema integrato di trattamento dei rifiuti organici. Si tratta dell’impianto di biodigestione anaerobica, che produrrà il biogas che, a seguito di successiva raffinazione, diventerà biometano. I tempi per il completamento dell’impianto non saranno brevi. Questo preavviso al mercato anticipa di un anno la pubblicazione del bando di gara per il progetto esecutivo e la realizzazione dei lavori sull’impianto. Una procedura a evidenza pubblica con pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea, visto che l’appalto sarà destinato alla partecipazione di aziende da tutta Europa.

La rivoluzione energetica. Il Cipnes porta dunque avanti un progetto di transizione energetica che dovrebbe in futuro condurre alla chiusura parziale di moduli di discarica. Un passaggio decisivo per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto di digestione anaerobica con produzione di biometano, per una potenzialità pari a 40.000 tonnellate all’anno. Intervento che avrà un costo complessivo di oltre 20 milioni di euro. Cipnes, Comune e Fiamma 2000 accelerano. Tanto che il cda del Consorzio industriale ha già definito il futuro iter amministrativo che vedrà protagonista la società di proprietà della famiglia Marzano. Il biometano prodotto dalla futura impiantistica consortile verrà immesso nella rete di distribuzione del gas di città, sia per uso civile che industriale. Nasce in quest’ottica la scelta di un partenariato pubblico privato tra Cipnes e Fiamma 2000, quest’ultima società in qualità di concessionario del servizio pubblico per la distribuzione del gas nel territorio del Comune di Olbia. Distribuzione del biometano che avverrà in via prioritaria anche nella zona industriale, a condizioni di mercato più che competitive.

La svolta. Davanti alle diatribe relative alla dorsale del gas metano regionale, Olbia persegue progetti indipendenti. L’impianto consortile per il biometano risponderà all’esigenza di abbattere il costo del gas per industrie e utenze private. Il biometano garantirebbe infatti agli utilizzatori finali costi inferiori rispetto al Gpl (gas propano liquido) attualmente erogato, nonché l’utilizzo di energia verde prodotta dal recupero di rifiuti e sottoprodotti. L’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti differenziati con produzione di biometano deve essere considerato “di servizio” al polo industriale di Olbia, attraverso l’immissione nella rete cittadina e il trasferimento presso le infrastrutture civili e le attività produttive di una fonte energetica rinnovabile, prodotta attraverso la trasformazione dei rifiuti organici conferiti dai cittadini e dal tessuto industriale. Un progetto che il Cipnes considera strategico, in quanto consentirà una «notevolissima produzione di biogas, che contiene almeno il 95% di metano ed è prodotto attraverso un processo di purificazione al fine di raggiungere la qualità del gas naturale».

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