La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi firma l’ordinanza: i fiorai restano nel piazzale

di Serena Lullia
Nizzi firma l’ordinanza: i fiorai restano nel piazzale

I 4 ambulanti potranno vendere la merce ma solo con i furgoni e per alcune ore Rimozione dei gazebo abusivi confermata. Si studia il progetto dei nuovi chioschi

20 gennaio 2021
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OLBIA. I chioschetti dei fiori rinasceranno davanti al cimitero. Questa volta però saranno in regola. Li progetterà il Comune e poi li assegnerà con bando pubblico come previsto dalla legge. È invece ormai segnata la fine dei container e dei gazebo abusivi sigillati dalla polizia locale. Dovranno essere smantellati in tempi rapidi. Già scaduti i termini entro i quali i proprietari dovevano provvedere alla demolizione. Nel frattempo però i quattro ambulanti di fiori non smetteranno di lavorare. Il sindaco Settimo Nizzi già oggi firmerà la nuova ordinanza per correggere quella del 2015. Il provvedimento dell’allora sindaco, Gianni Giovannelli, vietava il commercio itinerante nel raggio di 200 metri dal camposanto. «Con la nuova ordinanza verrà permesso in via temporanea ai nostri concittadini di proseguire nella vendita di fiori per alcune ore – spiega il primo cittadino –, ma solo con mezzi mobili. Già nella riunione di qualche mese fa avevo prospettato loro questa soluzione. Avevamo anche già indicato i quattro stalli che avrebbero potuto occupare, sempre nel piazzale davanti al cimitero, uno a fianco all’altro. Li avevamo anche invitati a mettersi d’accordo tra di loro. Nessuno di noi vuole che altre quattro famiglie perdano il lavoro».

Sempre in quella riunione era stata ribadita la condizione di abusivismo dei chioschi. «Una situazione di illegalità che non può andare avanti – commenta il primo cittadino –. Nessuno ha mai autorizzato quelle strutture. È stato quindi comunicato l’ordine di demolizione ai proprietari con conseguente obbligo di ripristino dei luoghi, a cui però i fiorai non hanno ancora dato seguito. Ci eravamo accordati che avrebbero rimosso le strutture e si sarebbero spostati sui furgoni. A oggi i container sono ancora lì e i termini sono scaduti. Speriamo che provvedano in tempi rapidi. Altrimenti toccherà al Comune intervenire e addebitargli i costi, come prevede la legge».

I nuovi chioschi. La vendita con furgone nel piazzale sarà temporanea. La soluzione finale al problema, nota a tutte le amministrazioni ma impopolare, almeno quanto lo sgombero dei vecchi container, è l’assegnazione degli spazi ai fiorai con un bando pubblico. Così come prevede la legge. La strada è tracciata, ma prima bisognerà sciogliere un altro nodo. Uno spicchio del piazzale del cimitero non è formalmente di proprietà del Comune. «Gli uffici sono al lavoro per il passaggio della titolarità all’ente – chiarisce Nizzi –. Risolveremo la questione in tempi brevi. Poi si dovrà fare un progetto e decideremo se realizzare noi i chioschetti o darli in concessione quindicennale, con ampia pubblicità come è previsto per le assegnazioni degli spazi su suolo pubblico».

Le indagini. A rendere necessario il ripristino della legalità nel piazzale del cimitero, le indagini scattate dopo l’incendio di uno dei quattro chioschi nel mese di maggio 2020. Le verifiche delle forze dell’ordine per ricostruire le cause del rogo avevano fatto venire a galla la trentennale condizione di abusivismo delle strutture. La demolizione non era più rinviabile.

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