La Nuova Sardegna

Olbia

Padru, approvato il bilancio da 11 milioni di euro

Padru, approvato il bilancio da 11 milioni di euro

L’opposizione diserta il Consiglio convocato di Venerdì Santo. Il sindaco: «Contestazioni strumentali»

08 aprile 2021
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PADRU. Le contestazioni della minoranza sulla convocazione del consiglio comunale nel giorno del Venerdì Santo sono state definite «sterili e strumentali» dal sindaco Antonello Idini e dalla sua maggioranza considerata l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno: 12 i punti in discussione, con «decisioni importantissime e non procastinabili consistenti nell’approvazione di un lungo elenco di Regolamenti di cui il Comune è risultato sprovvisto per decenni», precisano gli amministratori.

Un corposo ordine del giorno che ha indotto i responsabili dell’ufficio tecnico e di ragioneria a richiedere lo slittamento della data del Consiglio dal 30 marzo (com’era inizialmente fissata), al 2 aprile. Approvati diversi regolamenti relativi alla concessione di locali comunali e al canone per l’occupazione di spazi destinati a mercati civici. Tra i punti più importanti, l’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023: 11 milioni di euro con interventi sull’attuazione della rete del metamo, interventi sul Rio Rizzolu e Rio Piras, l’adeguamento del sistema depurativo di Sas Enas e Sos Runcos ancora oggi incompiuto, adeguamento dell’isola ecologica fino ad oggi mai monitorata, ampliamento del cimitero comunale, lavori di messa in sicurezza delle strade urbane, valorizzazione del patrimonio boschivo e tanto altro. «Non ritengo sufficiente il presupposto della coincidenza della riunione con la giornata del venerdì santo per disertare il Consiglio da parte di tutti i consiglieri della minoranza – commenta il sindaco – Anche nel 2018 era stato convocato dall’allora maggioranza in quella giornata e per di più alle 13, orario inopportuno anche per questioni lavorative eppure, senza molto clamore, tre su quattro consiglieri della minoranza erano presenti, compreso il sottoscritto».

«L’episodio non costituisce certo un “unicum” nel nostro Comune – aggiunge il vicesindaco Donatella Arru – Sono rimasta in parte sbigottita in parte amareggiata per il livello delle contestazioni che la minoranza ha inteso sollevare perché oltre ad essere inconsistenti sono molto distanti da quella che dovrebbe essere la contrapposizione dialettica fra maggioranza e opposizione su temi e problematiche di più elevato spessore. Penso sia molto grave fomentare la popolazione facendo leva sul credo religioso o sulla partecipazione o meno ai riti sacri che, ognuno di noi, vive in modo intimo e personalissimo. Questo continuo tentativo di creare tensione o divisione all’interno del paese e di screditare l’amministrazione che lavora seguendo le regole e con spirito di abnegazione, lo trovo un atteggiamento mediocre e tipico di chi non ha altro da mettere sul piatto della bilancia. Noi sul piatto abbiamo proposto numerosi e importanti progetti di urgente attuazione che, evidentemente, tutti i consiglieri di minoranza hanno ritenuto di dover snobbare. Confido nell’intelligenza della popolazione che saprà distinguere le sguaiate dicerie dai fatti».

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