La Nuova Sardegna

Olbia

Alla Salette l’ultimo saluto a Costanzo Spineo

Alla Salette l’ultimo saluto a Costanzo Spineo

L’omaggio dei tantissimi amici galluresi al giornalista 83enne deceduto nei giorni scorsi al Mater Olbia

08 maggio 2021
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OLBIA. Costanzo Spineo era un giornalista apprezzato, un uomo benvoluto, come hanno detto gli amici e i colleghi che ieri pomeriggio nella chiesa della Salette non hanno voluto mancare alla sua commemorazione. Quanto fosse apprezzato quel giornalista dissacratore, sarcastico, sempre pronto a una battuta salace, con quel gusto che solo i romani de Roma sanno dosare senza insultare, lo ha scoperto e lo ha detto Giammarco, il figlio di Costanzo, che insieme alla sorella Claudia è tornato in Sardegna per riportarlo a Roma: «Pensavamo di conoscere papà, ma siamo stati sommersi di messaggi. Era un uomo che sapeva ascoltare le altre persone. Gli hanno voluto bene in tanti, ha distribuito leggerezza da romano verace, innamorato della Sardegna. Lo diceva che avrebbe voluto chiudere la sua corsa qui. Mamma, io e Claudia abbiamo la certezza che ci perdonerà le lacrime».

Si sono ritrovati in tanti nella chiesa del rione dove Costanzo Spineo risiedeva durante i lunghi periodi trascorsi in Sardegna. Una sua grande immagine, proiettata su uno schermo, lo mostrava nella posizione in cui ha trascorso molti momenti della sua professione di giornalista, seduto su una poltrona davanti a una telecamera mentre intervista personaggi dello sport, sua grande passione, o della politica locale e regionale. Dopo la cerimonia religiosa presieduta dal parroco don Gianni Sini, molti hanno voluto ricordare Costanzo Spineo. Da chi ha lavorato con lui come Enrico Gaviano e, di recente, Daniela Astara, a chi da Spineo è stato intervistato nell’ultimo periodo, perché nonostante gli 83 anni, prima che il Covid lo fermasse, era sempre attivissimo, pronto a cominciare una nuova avventura. Come l’ex parlamentare Giampiero Scanu, che ha sottolineato «il grande amore di Spineo per Olbia». O il sindaco di Tempio Giannetto Addis, che ha ricordato una conoscenza quarantennale dai tempi in cui faceva lo sportivo. O l’imprenditore Mauro Putzu che ha letto la commovente lettera di un’amica a Spineo. Che era un dissacratore ma era, lo si è scoperto ieri, anche un uomo capace di scrivere poesie profonde e leggere allo stesso tempo sul significato profondo della vita.

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