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Olbia

Sfregiò connazionale a Trinità, il pm chiede 5 anni e 6 mesi

Sfregiò connazionale a Trinità, il pm chiede 5 anni e 6 mesi

TRINITÀ D’AGULTU. Cinque anni e sei mesi, è la pena chiesta dal pubblico ministero Rossella Spano nei confronti di Hope Asibor, nigeriano, accusato di aver sfregiato un connazionale ferendolo al...

10 giugno 2021
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TRINITÀ D’AGULTU. Cinque anni e sei mesi, è la pena chiesta dal pubblico ministero Rossella Spano nei confronti di Hope Asibor, nigeriano, accusato di aver sfregiato un connazionale ferendolo al volto con un coltello da sub e provocandogli lesioni permanenti al viso. L’episodio era accaduto la notte di Pasquetta del 2020 nel centro di accoglienza “La Paduledda”, nel comune di Trinita’ D’Agultu. Vittima dell’aggressione Imade Miracle, costituito parte civile con l’avvocato Francesco Sasso. Ad Asibor, difeso dagli avvocati Sabrina Mura e Attilio Pinna, vengono contestati i reati di porto abusivo di armi e “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”(articolo 583 quinquies del Codice penale, reato inserito nel Codice rosso anche se in questo caso non si tratta di violenza di genere). Il processo davanti al collegio presieduto dal presidente del tribunale Giuseppe Magliulo si avvia alla conclusione. Alle richieste del pubblico ministero si è associato l’avvocato Sasso rimarcando come la parte offesa porti sul viso i segni dello sfregio e il ritrovamento anche di altri coltelli da parte degli investigatori nella camera dell’imputato. L’avvocato Pinna ha chiesto l’assoluzione di Asibor ritenendo, tra le altre argomentazioni difensive, che il reato di lesioni permanenti al viso sia proprio della violenza di genere. Repliche e sentenza si terranno l’8 settembre. (t.s.)

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