La Nuova Sardegna

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Olbia, sanità a pezzi in Gallura: appello del M5s alla mobilitazione

L'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia
L'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia

Il consigliere Li Gioi: «Sindaci e rappresentanti del territorio marcino uniti, senza colori politici, su Cagliari»

16 giugno 2021
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OLBIA. Il Movimento cinque stelle invita la Gallura alla mobilitazione generale per il diritto alla salute. Le condizioni in cui versano gli ospedali, sguarniti di personale e con quotidiane emergenze amplificate dall'arrivo dei turisti, spingono il consigliere regionale pentastellato, Roberto Li Gioi, a prendere una posizione dura.

«Sindaci e rappresentanti del territorio gallurese devono camminare fianco a fianco e portare una voce forte e unitaria in Consiglio regionale. L’emergenza sanitaria in Gallura è fuori controllo e non sono bastate le singole denunce di sindaci e amministratori locali a far sì che Regione e Ats programmassero il potenziamento degli organici attualmente sottodimensionati, al punto da decretare la paralisi dei servizi del territorio».

Li Gioi accusa la Regione di non aver messo tra i punti prioritari della sua agenda la sanità gallurese. «La risoluzione delle criticità che stanno affossando la Gallura non è tra i primi punti in agenda: a dimostrarlo la vergognosa assenza dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e del commissario straordinario di Ats, Massimo Temussi alla conferenza sociosanitaria che si è svolta a Olbia - aggiunge Li Gioi -. Due sedie vuote che indicano una intollerabile mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini della Gallura».

Da qui l'appello alla mobilitazione. «E' arrivato il momento di programmare una mobilitazione davanti al palazzo della Regione affinché le istanze dei Comuni di Olbia, Tempio, Arzachena, La Maddalena e di tutti gli altri comuni galluresi possano finalmente essere consegnate a chi di dovere - conclude Li Gioi -.  Il diritto alla salute non è merce di scambio e non può essere trattato come tale. Trovo assolutamente offensivo che la Regione e l’Azienda per la tutela della salute abbiano snobbato l’invito dei rappresentanti della Gallura. L’unico passo sensato oggi è una manifestazione di piazza. Invito i sindaci della Gallura e gli amministratori a organizzare un presidio senza colori politici ma con un unico intento: portare soluzioni concrete al nostro sistema sanitario al collasso che, con l’arrivo dei turisti, incontrerà sicuramente nuove e pericolose criticità». (se.lu.)

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