Incontro letterario con l’arabista tempiese Valentina Balata
di Giuseppe Pulina
TEMPIO. È da quando era una liceale iscritta al Linguistico che la lingua e la cultura del mondo mediorientale sono state per lei l’oggetto di una scoperta esaltante. Gli anni universitari, lo studio...
30 giugno 2021
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TEMPIO. È da quando era una liceale iscritta al Linguistico che la lingua e la cultura del mondo mediorientale sono state per lei l’oggetto di una scoperta esaltante. Gli anni universitari, lo studio dell’arabo nei Paesi in cui si parla, le prime e sempre più professionali esperienze nel campo dell’editoria l’hanno, alla fine, trasformata in una brava traduttrice.
Tempiese, insegnante di lingue, esperta arabista, Valentina Balata presenterà l’ultima raccolta di poesie dello scrittore palestinese Najwan Darwish, “Una sedia sul muro di Acri”, di cui ha curato la traduzione.
L’opera di quello che la rivista “The New York Review Books” ha definito uno degli autori emergenti dell’ultima generazione è la prima traduzione completa in lingua italiana ed è uscita contemporaneamente all’edizione in lingua araba.
Quella che si terrà domani (ore 18) nel chiostro degli Scolopi non sarà l’unica presentazione del giorno. Si parlerà, infatti, anche di “Adrenalina”, raccolta poetica di un altro scrittore palestinese, Ghayath Alhamdhoun, tradotta da Jolanda Guardi. Le due traduttrici dialogheranno sui temi delle due raccolte e sulle poetiche dei due scrittori palestinesi alla cui conoscenza in Italia stanno dando un grosso contributo. Tra un brano e l’altro, le traduttrici parleranno dei temi principali evocati dalle raccolte, offrendo e condividendo spunti e riflessioni sul senso del tradurre, sulla bellezza delle parole e sulla magia delle lingue.
L’appuntamento letterario sarà perciò anche un reading poetico curato da officineperegrine teatro. Un modo per gustare la freschezza dei versi, ma anche la drammatica forza di alcuni contenuti, di due talenti puri della letteratura mediorientale.
Tempiese, insegnante di lingue, esperta arabista, Valentina Balata presenterà l’ultima raccolta di poesie dello scrittore palestinese Najwan Darwish, “Una sedia sul muro di Acri”, di cui ha curato la traduzione.
L’opera di quello che la rivista “The New York Review Books” ha definito uno degli autori emergenti dell’ultima generazione è la prima traduzione completa in lingua italiana ed è uscita contemporaneamente all’edizione in lingua araba.
Quella che si terrà domani (ore 18) nel chiostro degli Scolopi non sarà l’unica presentazione del giorno. Si parlerà, infatti, anche di “Adrenalina”, raccolta poetica di un altro scrittore palestinese, Ghayath Alhamdhoun, tradotta da Jolanda Guardi. Le due traduttrici dialogheranno sui temi delle due raccolte e sulle poetiche dei due scrittori palestinesi alla cui conoscenza in Italia stanno dando un grosso contributo. Tra un brano e l’altro, le traduttrici parleranno dei temi principali evocati dalle raccolte, offrendo e condividendo spunti e riflessioni sul senso del tradurre, sulla bellezza delle parole e sulla magia delle lingue.
L’appuntamento letterario sarà perciò anche un reading poetico curato da officineperegrine teatro. Un modo per gustare la freschezza dei versi, ma anche la drammatica forza di alcuni contenuti, di due talenti puri della letteratura mediorientale.