La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, con il Pnrr via libera al treno per l’aeroporto

di Giandomenico Mele
La nuova stazione ferroviaria in via Vittorio Veneto
La nuova stazione ferroviaria in via Vittorio Veneto

Per il nord Sardegna è l’unico progetto infrastrutturale finanziato. Prevista anche una fermata intermedia davanti all’ospedale Giovanni Paolo II 

27 agosto 2021
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OLBIA. Il nuovo collegamento ferroviario che porterà direttamente i binari nell’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia è diventato realtà. Scritto nero su bianco nella revisione del Piano commerciale di Rete ferroviaria italiana, la divisione infrastrutturale, in forma di società per azioni, con funzione di gestore della rete ferroviaria nazionale, partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato, Gruppo Fs. Une revisione resa necessaria dall’arrivo delle ingenti risorse destinate per l’alta velocità della rete ferroviaria italiana dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il documento illustra alle imprese ferroviarie come cambieranno velocità e capacità linea per linea, regione per regione. L’unico progetto infrastrutturale previsto per la Sardegna, insieme con la prima fase del raddoppio della linea Decimomannu-Villamassargia, è proprio quello per l’aeroporto di Olbia.

I dettagli. Il primo punto certo è la data: 2026. Per quella scadenza temporale il collegamento dovrà essere completato. L’intervento, previsto anche nell’ambito dell’accordo quadro tra Rete ferroviaria italiana e Regione, consiste nella realizzazione di un nuovo tratto di linea per il collegamento tra l’infrastruttura ferroviaria nazionale e lo scalo Costa Smeralda. La nuova linea parte da Olbia, direttamente dalla nuova stazione ferroviaria di via Vittorio Veneto, intercetterà il nuovo complesso ospedaliero Giovanni Paolo II e proseguirà poi verso l’aeroporto, costeggiando in parte la statale esistente proprio per ridurre l’impatto sul territorio.

La bretella. Il collegamento prevede inoltre una bretella di connessione diretta anche alla linea esistente tra Olbia e Ozieri-Chilivani. Linea a semplice binario di circa 7 chilometri, attrezzata con tecnologia Ertms l2: un sistema di segnalazione e protezione del treno basato su una trasmissione radio di dati digitali; nella cabina di guida su apposito pannello vengono visualizzate direttamente le informazioni relative alla via e le autorizzazioni al movimento dei treni. La linea sarà inoltre caratterizzata da un sistema di esercizio in telecomando con tecnologia innovativa Scc-m/Accm, il più avanzato sistema di supervisione e regolazione, che si interfaccerà con gli apparati centrali a calcolatore multistazione. La nuova fermata a servizio del polo ospedaliero sarà presente con una banchina lunga 200 metri per consentire l’accessibilità per il servizio viaggiatori. La stazione al servizio dell’aeroporto sarà, invece, dotata di due binari per l’accesso ai viaggiatori. Nella sua previsione Rfi ha individuato gli specifici benefici commerciali che possono derivare dall’ultimazione dei lavori per il nuovo scalo ferroviario-aeroportuale.

Intermodalità. L’intervento, oltre a intercettare i flussi stagionali da e per l’aeroporto (oltre 3 milioni di passeggeri nel 2019 e, prima della pandemia, terzo aeroporto a livello nazionale come tasso di crescita con un +12%), consente anche di canalizzare gli spostamenti sistematici grazie alla nuova fermata “Ospedale”, nonché la mobilità potenziale legata alla realizzazione di un nuovo polo commerciale nell’area nelle immediate vicinanze dell’aeroporto.

Accessibilità. Il secondo fattore sarebbe quello dell’accessibilità a strutture essenziali per il territorio e ad alta vocazione di trasporto, sia per le loro caratteristiche, sia per il servizio destinato ad un alto numero di turisti durante la stagione estiva. Così nasce, appunto, la valutazione di Rfi circa l’integrazione del servizio con l’aeroporto di Olbia e l’incremento dell’accessibilità al servizio ferroviario, grazieanche e soprattutto alla realizzazione della nuova fermata “Olbia- Ospedale”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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