La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, inchiesta della Procura sulla maxi discarica di Enas

Serena Lullia
In alto l'ex stazione di Enas come appare oggi, sotto le condizioni della zona prima dell'esposto in Procura
In alto l'ex stazione di Enas come appare oggi, sotto le condizioni della zona prima dell'esposto in Procura

A marzo l'esposto del comitato Ambiente Salute Legalità. L'edificio e le campagne erano invase dai rifiuti, molti pericolosi

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OLBIA. La Procura di Tempio apre un fascicolo sulla maxi discarica di Enas, nella parte di frazione del comune di Olbia in cui sorge la vecchia casa cantoniera e alcuni locali delle Ferrovie dello Stato.

La denuncia-esposto del Comitato Ambiente Salute Legalità presentata nel mese di marzo non è finita nel cestino. Nei prossimi giorni i firmatari verranno sentiti dai carabinieri.

I Noe di Sassari hanno ricevuto l’incarico dalla Procura di portare avanti le indagini, ascoltare chi denunciò quel disastro e visionare il materiale fotografico e video in possesso. Ma anche di fare luce sulle responsabilità dell’occupazione dell’immobile ex Fs e dell’abbandono indiscriminato di rifiuti intorno all’immobile, in una zona fragile dal punto di vista ambientale, con il fiume che scorre a due passi. Il degrado.

Un’altra battaglia portata avanti dal gruppo di volontari, gli stessi che alla fine del 2019 avevano denunciato la bomba ecologica di Sa Corroncedda, nell’ex campo rom dismesso. A Enas, all’inizio dell’estate, una ditta privata ha eseguito una pulizia generale delle campagne in cui erano stati accumulati rifiuti di ogni tipo. Ha murato gli ingressi dei locali e recintato le aree di campagna. 

 

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