Comunali a Olbia, Pul e concessioni balneari: coalizioni su rive opposte
Piccinnu, Scelta Civica: «Subito estensione al 2033». Gambella, Vivere Olbia: «Il nostro è un Piano di servizi» Mura, Forza Italia: «Con noi litorali sicuri». Manchia, Forza Italia: «Coste fruibili ma rispetto della natura»
OLBIA. Pul e concessioni balneari sono stati argomenti di fuoco in Consiglio. E il tema resta caldo in campagna elettorale. Il centrodestra difende il suo Piano dei litorali ancora fermo in Regione. Come la scelta di non prorogare le licenze sui granelli in attesa di più chiarezza. Dall’altro la Grande coalizione secondo cui il Pul va cambiato e le concessioni estese subito fino al 2033.
Rino Piccinnu, Scelta Civica. «L’amministrazione Giovannelli lasciò un Pul a un passo dall’approvazione, ma Nizzi come al solito ci volle mettere le mani, facendo ripartire l’iter che ancora non si è concluso. Legato al Pul c’è poi l’atteggiamento tenuto dal sindaco nei confronti del rinnovo delle concessioni balneari al 2033, contrario alle indicazioni di Governo e Regione, ostinandosi a negare l’estensione e insistendo per i bandi. Il risultato è stato che l’ente è stato commissariato dalla Regione, ma a oggi la proroga al 2033 non c’è. Personalmente sono contrario alla messa a bando. Il rischo è questo: le concessioni più remunerative, Pittulongu, Porto Istana, Marinella, andranno alle multinazionali. Le meno appetibili, forse, ai piccoli imprenditori. Noi avevamo fatto un Pul condiviso. L’ amministrazione uscente lo ha rivisitato senza ascoltare nessuno. Per noi sui litorali ci deve essere uno sviluppo compatibile con le esigenze primarie degli olbiesi e dei turisti, in cui gli imprenditori devono avere i loro spazi, ma non devono mancare spiagge libere».
Granitica la difesa del Pul Nizzi di Giampiero (Pier Giovanni in lista) Mura, Forza Italia. «Il Pul non è altro che l’organizzazione delle coste e delle spiagge con finalità turistiche e ambientali. E noi abbiamo fatto un Pul con queste caratteristiche. Siccome il turismo in Sardegna è prevalentemente balneare, con flussi enormi, è fondamentale disciplinare la fruizione dei litorali in sicurezza e in contemporanea garantirne la protezione. Ecco perché il nostro Pul amplia la protezione della battigia oltre la linea dei 5 metri tradizionali, prevede le vie di fuga e i parcheggi, garantisce i servizi igienici. Sulle concessioni balneari la nostra posizione è stata di rispetto della Bolkestein, legge la cui applicazione spetta al dirigente. Giammai la politica si deve permettere di influenzare i funzionari. Voler attribuire il no alla proroga al sindaco è stata pura strumentalizzazione».
Francesco Gambella, Vivere Olbia. «Il vecchio Pul verrà modificato. Ciò che ha in mente la Grande coalizione è un Pul di servizi, che tutela i piccoli imprenditori e la comunità, che non deve perdere gli spazi di spiaggia libera in favore di grandi imprenditori. Servizi significa portare sulla linea del demanio, anche nelle parti libere, fogna, rete idrica, energia elettrica. Pensate all’utilità di avere dei fari per controllare i litorali di notte, deterrente per vandali e piccoli delinquenti. Il Pul Nizzi, contrariamente alla legge, porta poi lo spazio libero dalla linea di battigia da 5 a 7 metri, sottraendo ulteriori preziosi metri ai bagnanti. Non abbiamo dimenticato la guerra contro il rinnovo delle concessioni balneari. Poi abbiamo capito lo spot di Nizzi Olbia città d’Europa. Le concessioni sarebbero andate ai grandi colossi europei che avrebbero schiacciato i piccoli balneari locali. E menomale che nel suo programma elettorale è scritto che ha a cuore la piccola impresa».
Silvana Manchia, Forza Italia: «Il Pul adottato dall’amministrazione uscente e che porteremo avanti tutela i nostri litorali, le aree del retrospiaggia e gli stagni. Punta a dare servizi di alto livello e si occupa anche dell’estetica prevedendo strutture dall’architettura uguale. Siamo ormai una località turistica internazionale e dobbiamo presentarci con servizi di eccellenza, anche nell’immagine. Ma ciò che è importante è che il nostro Pul ha previsto il giusto equilibrio tra chi vuole la sdraio o il lettino e chi invece vuole godersi la spiaggia libera con il suo asciugamano».