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Olbia

Todde, il comunista che difendeva gli emigrati

Todde, il comunista che difendeva gli emigrati

Telti. Il Comune ricorda i personaggi del paese. La storia del sindacalista che guidava i circoli sardi

16 novembre 2021
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TELTI. La sua storia è stata custodita negli anni dai suoi parenti, dai suoi amici, da chi gli voleva bene. Ma qualche giorno fa è stato direttamente il Comune, sulla sua pagina Facebook, a voler ricordare la figura di Salvatore Todde, teltese, morto a 30 anni, nell’estate del 1976, per una malformazione al cuore. Sindacalista comunista, e corrispondente dalla Germania dell’Unità, fu un giovane uomo capace di dare lustro alla storia della sua comunità. Nato ad Aritzo nel 1946, Salvatore Todde visse a Telti. Una volta morto il padre, abbandonò gli studi e si trasferì in Germania Ovest, dove trovò un posto di lavoro ma anche parecchie disuguaglianze e ingiustizie sociali. «Divenne studente-lavoratore e nel 1970 costituì la prima sezione della Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie – si legge sui social del comune di Telti –. Nel 1971, aprì a Colonia il primo ufficio Inca-Cgil, con il compito di assistere i lavoratori italiani in Germania. Nei primi due anni Salvatore riuscì a curare ben 4.030 casi di riconoscimento di diritti presso enti, tribunale sociale e tribunale del lavoro. Divenne uno dei più grandi esperti dei diritti sociali degli emigrati italiani, tanto da diventare un riferimento importante per i 40mila connazionali che lavoravano nella circoscrizione di Colonia. Grazie al suo impegno si deve la nascita del Comitato internazionale del lavoro, lo stesso comitato che elaborò il Libro bianco dei diritti dell’emigrato». Nel 1975 venne eletto presidente del circolo sardo di Colonia e successivamente presidente della Lega dei circoli sardi in Germania. Militante del Partito comunista italiano, Salvatore Todde, fratello dell’ex consigliere comunale Gesuino, morì a soli 30 anni. Al suo funerale, a Telti, arrivarono 13 corone di fiori in rappresentanza dei circoli sardi di tutta Europa, più quelle di numerose federazioni e anche del comitato centrale del Pci. Ma la figura di Salvatore Todde non è l’unica che il Comune ha voluto ricordare, nell’ambito di un progetto social pensato per ricostruire la memoria del paese. Nelle scorse settimane, su Facebook, si è per esempio parlato del più famoso Vittorio Inzaina, il cantante teltese che partecipò anche a Sanremo. Inoltre è stata raccontata la storia di Antonio Ciceri, detto Tonino, classe 1930, pilota di moto, meccanico di grande talento in Lombardia e pittore con il suo paese di origine, Telti, sempre nel cuore. (d.b.)

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