Il futuro è nell’alta formazione
di Dario Budroni
Al via il corso che sfornerà 22 meccatronici da impiegare in azienda. Lezioni anche alla As do Mar
01 dicembre 2021
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OLBIA. Sono un po’ l’anello di congiunzione tra i banchi di scuola e il mondo delle imprese. I corsi di alta formazione continuano così a ritagliarsi un posto d’onore nel mercato del lavoro. Basti pensare a cosa accade nella filiera agroalimentare: qui le aziende hanno bisogno di personale altamente qualificato, ma riuscire a individuare la figura che fa al caso proprio non è certamente un gioco da ragazzi. Per questo si decide di investire in maniera sempre più convinta nell’alta formazione. In città, per esempio, nelle prossime settimane prenderà il via un progetto unico nel suo genere, almeno per quanto riguarda il territorio: un corso di formazione della durata di due anni che, alla fine dei giochi, sfornerà 22 meccatronici per aziende alimentari. In altre parole, 22 professionisti che saranno in grado di occuparsi del funzionamento e della manutenzione degli impianti industriali. In cabina di regia c’è l’Istituto tecnico superiore Tagss della filiera agroalimentare. Come partner, invece, spiccano la società Adecco, che si occupa di sviluppare e valorizzare il capitale umano, e Generale conserve, l’azienda leader delle conserve ittiche che possiede As Do Mar, di base a Olbia. Nel progetto sono inoltre coinvolte altre aziende del settore.
Le necessità. I corsi di alta formazione, per le imprese, sono come una manna dal cielo. «Spesso ci sono figure difficili da trovare – spiega Massimo Franceschi, operation general manager di As Do Mar –. I nostri processi sono altamente automatizzati da una parte e molto artigianali dall’altra. Anche all’interno dell’automatizzazione, però, servono gli interventi umani dedicati e specializzati. Per questo, oggi, stiamo lanciando questo importantissimo progetto. Non nascondiamo il fatto che siamo molto fiduciosi di poter creare dei posti di lavoro aggiuntivi da riservare ai migliori studenti. Siamo desiderosi di figure di questo tipo». Una conferma arriva anche da Marta Fantasia, responsabile delle risorse umane dello stabilimento As Do Mar: «C’è un gap profondo da colmare e i percorsi di questo tipo possono essere la soluzione».
La formazione. Sarà gratuito e sarà rivolto a 22 giovani, non solo di Olbia. Il percorso post diploma per tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici nell’agroalimentare, che prenderà il via il 20 dicembre, è finanziato dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e dal Ministero. «Andiamo a capire le esigenze delle aziende e forniamo così un’opportunità – spiega Ottavio Sanna, direttore della Fondazione Its Tagss –. Il corso durerà due anni, per un totale di 1800 ore: 1000 dedicate alla didattica e 800 alle attività in azienda. L’obiettivo è far sì che i nostri futuri tecnici abbiano l’opportunità di conoscere e programmare le macchine, in un settore che è sempre in evoluzione». Presente a Olbia anche David Rodriguez, project manager di Adecco: «Noi osserviamo il mercato e cerchiamo di creare quelle competenze che non esistono. Il pensare è globale, ma l’agire è locale. Questo è infatti un progetto nato nel territorio. E qui rimarrà». Sulla stessa linea Rita Lai, direttrice della filiale Adecco di Sassari: «Costruiamo un percorso formativo in linea con le necessità delle aziende. L’ambizione è orientare i giovani nel futuro mondo del lavoro, creando un anello di collegamento tra la scuola e l’impresa». Anche Salvo Manca, dirigente dell’Its Tac Turismo nato a Olbia un anno fa, si sofferma sull’importanza dell’alta formazione. «L’ottica è la crescita complessiva – spiega –. Riguarda l’occupazione, l’azienda e, di conseguenza, il territorio». I partecipanti avranno la possibilità di specializzarsi sul campo anche attraverso un contratto di apprendistato duale di terzo livello.
Le necessità. I corsi di alta formazione, per le imprese, sono come una manna dal cielo. «Spesso ci sono figure difficili da trovare – spiega Massimo Franceschi, operation general manager di As Do Mar –. I nostri processi sono altamente automatizzati da una parte e molto artigianali dall’altra. Anche all’interno dell’automatizzazione, però, servono gli interventi umani dedicati e specializzati. Per questo, oggi, stiamo lanciando questo importantissimo progetto. Non nascondiamo il fatto che siamo molto fiduciosi di poter creare dei posti di lavoro aggiuntivi da riservare ai migliori studenti. Siamo desiderosi di figure di questo tipo». Una conferma arriva anche da Marta Fantasia, responsabile delle risorse umane dello stabilimento As Do Mar: «C’è un gap profondo da colmare e i percorsi di questo tipo possono essere la soluzione».
La formazione. Sarà gratuito e sarà rivolto a 22 giovani, non solo di Olbia. Il percorso post diploma per tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici nell’agroalimentare, che prenderà il via il 20 dicembre, è finanziato dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e dal Ministero. «Andiamo a capire le esigenze delle aziende e forniamo così un’opportunità – spiega Ottavio Sanna, direttore della Fondazione Its Tagss –. Il corso durerà due anni, per un totale di 1800 ore: 1000 dedicate alla didattica e 800 alle attività in azienda. L’obiettivo è far sì che i nostri futuri tecnici abbiano l’opportunità di conoscere e programmare le macchine, in un settore che è sempre in evoluzione». Presente a Olbia anche David Rodriguez, project manager di Adecco: «Noi osserviamo il mercato e cerchiamo di creare quelle competenze che non esistono. Il pensare è globale, ma l’agire è locale. Questo è infatti un progetto nato nel territorio. E qui rimarrà». Sulla stessa linea Rita Lai, direttrice della filiale Adecco di Sassari: «Costruiamo un percorso formativo in linea con le necessità delle aziende. L’ambizione è orientare i giovani nel futuro mondo del lavoro, creando un anello di collegamento tra la scuola e l’impresa». Anche Salvo Manca, dirigente dell’Its Tac Turismo nato a Olbia un anno fa, si sofferma sull’importanza dell’alta formazione. «L’ottica è la crescita complessiva – spiega –. Riguarda l’occupazione, l’azienda e, di conseguenza, il territorio». I partecipanti avranno la possibilità di specializzarsi sul campo anche attraverso un contratto di apprendistato duale di terzo livello.
