Traghetti Delcomar solo col green pass è rivolta nei social
di Claudio Inconis
Il sindaco di La Maddalena: «La compagnia rispetta la legge Chiedo ai cittadini comprensione, l’emergenza non è finita»
01 dicembre 2021
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TEMPIO. «Non vogliamo esser reclusi a casa nostra». Sta creando un polverone la notifica da parte della Delcomar dell’obbligo di green pass per poter accedere al traghetto di linea La Maddalena-Palau. Il post social con cui la compagnia annuncia il provvedimento è stato letteralmente preso di mira da commenti sprezzanti, nonostante si tratti di una disposizione nazionale che verrà applicata su tutti i mezzi pubblici.
Il provvedimento. Infatti, quanto fatto dalla compagnia di navigazione Delcomar, ricalca in pieno quanto deciso dal governo lo scorso 26 novembre, come ribadito dall’annuncio pubblico: «Si rammenta che, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel decreto legge n. 172 del 26 novembre 2021, a far data dal prossimo 6 dicembre l'accesso a bordo sarà consentito esclusivamente ai passeggeri in possesso di “green pass base”». Poche righe che son state sufficienti a creare un’onda di reazioni di sdegno e preoccupazione per il futuro dei movimenti da e per l’isola, in particolar modo da parte dei no-vax e no-greenpass, particolarmente attivi specialmente sui social nel provare a creare mobilitazioni per contrastarne l’attuazione.
Massima collaborazione. Invita tutti alla calma il sindaco maddalenino Fabio Lai. «Anzitutto è bene capire che si tratta di disposizioni nazionali prese per il bene comune per fronteggiare un’emergenza sanitaria che è tuttora in corso. Per questo chiedo ai miei concittadini un ulteriore sacrificio in questo momento così delicato». Dal canto suo, l’amministrazione non è stata a guardare: «Questa mattina (ieri, ndr) ho avuto il primo confronto con il sindaco di Carloforte, in quanto entrambe isole minori, e le prime preoccupazioni che abbiamo condiviso sono state quelle relative alla possibilità, non del tutto remota, che questi ulteriori controlli possano causare rallentamenti nelle operazioni di imbarco-sbarco e quindi ritardi che si tradurrebbero in disservizi soprattutto a discapito dei lavoratori pendolari». Un problema concreto, a cui si aggiunge una seconda criticità di livello pratico: «Inoltre, anche in collaborazione con l’assessorato regionale, è ancora da capire a chi spetti l’onere del controllo del green pass, se al personale di bordo o a personale specifico a terra. In ogni caso è un altro punto da chiarire».
Preoccupazioni. In attesa di capire al meglio come affrontare queste situazioni, il sindaco Lai si raccomanda al buon senso generale. «Capiamo perfettamente che i cittadini siano stanchi di questa situazione, che d’altra parte penso sia un’emergenza storica assolutamente unica nel dopoguerra, ma ricordiamo che si tratta di una disposizione nazionale volta a contrastare l’emergenza sanitaria ed è per questo che chiediamo, soprattutto nella fase iniziale, la massima comprensione. Non dipende né dalla compagnia, né dal Comune e tantomeno dalla Regione». Un messaggio di distensione rivolto, soprattutto, ai tanti che hanno invaso la bacheca della Delcomar con messaggi provocatori chiedendo di ignorare il provvedimento o attuarlo in modo “parziale”, ad esempio unicamente per l’ingresso nei locali comuni del traghetto. Ma intanto la polemica monta e ci sono anche le prime lettere rivolte al presidente della Regione chiedendo interventi speciali per il caso maddalenino.
Il provvedimento. Infatti, quanto fatto dalla compagnia di navigazione Delcomar, ricalca in pieno quanto deciso dal governo lo scorso 26 novembre, come ribadito dall’annuncio pubblico: «Si rammenta che, in ottemperanza alle disposizioni contenute nel decreto legge n. 172 del 26 novembre 2021, a far data dal prossimo 6 dicembre l'accesso a bordo sarà consentito esclusivamente ai passeggeri in possesso di “green pass base”». Poche righe che son state sufficienti a creare un’onda di reazioni di sdegno e preoccupazione per il futuro dei movimenti da e per l’isola, in particolar modo da parte dei no-vax e no-greenpass, particolarmente attivi specialmente sui social nel provare a creare mobilitazioni per contrastarne l’attuazione.
Massima collaborazione. Invita tutti alla calma il sindaco maddalenino Fabio Lai. «Anzitutto è bene capire che si tratta di disposizioni nazionali prese per il bene comune per fronteggiare un’emergenza sanitaria che è tuttora in corso. Per questo chiedo ai miei concittadini un ulteriore sacrificio in questo momento così delicato». Dal canto suo, l’amministrazione non è stata a guardare: «Questa mattina (ieri, ndr) ho avuto il primo confronto con il sindaco di Carloforte, in quanto entrambe isole minori, e le prime preoccupazioni che abbiamo condiviso sono state quelle relative alla possibilità, non del tutto remota, che questi ulteriori controlli possano causare rallentamenti nelle operazioni di imbarco-sbarco e quindi ritardi che si tradurrebbero in disservizi soprattutto a discapito dei lavoratori pendolari». Un problema concreto, a cui si aggiunge una seconda criticità di livello pratico: «Inoltre, anche in collaborazione con l’assessorato regionale, è ancora da capire a chi spetti l’onere del controllo del green pass, se al personale di bordo o a personale specifico a terra. In ogni caso è un altro punto da chiarire».
Preoccupazioni. In attesa di capire al meglio come affrontare queste situazioni, il sindaco Lai si raccomanda al buon senso generale. «Capiamo perfettamente che i cittadini siano stanchi di questa situazione, che d’altra parte penso sia un’emergenza storica assolutamente unica nel dopoguerra, ma ricordiamo che si tratta di una disposizione nazionale volta a contrastare l’emergenza sanitaria ed è per questo che chiediamo, soprattutto nella fase iniziale, la massima comprensione. Non dipende né dalla compagnia, né dal Comune e tantomeno dalla Regione». Un messaggio di distensione rivolto, soprattutto, ai tanti che hanno invaso la bacheca della Delcomar con messaggi provocatori chiedendo di ignorare il provvedimento o attuarlo in modo “parziale”, ad esempio unicamente per l’ingresso nei locali comuni del traghetto. Ma intanto la polemica monta e ci sono anche le prime lettere rivolte al presidente della Regione chiedendo interventi speciali per il caso maddalenino.