La Nuova Sardegna

Olbia

I giovani e l’abuso di alcol la lezione si fa in cantina

I giovani e l’abuso di alcol la lezione si fa in cantina

La campagna di sensibilizzazione “Bevi meno, meglio e responsabilmente” Lunedì a “La Contralta” l’iniziativa dell’associazione Sas Janas e del Comune

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OLBIA. Forse non è un caso che si svolga alla vigilia delle feste di Natale e Capodanno l’edizione 2021 del progetto “Bevi meno, meglio e responsabilmente”, messo a punto dall’associazione culturale Sas Janas in collaborazione con l’assessorato comunale alla Pubblica istruzione. Forte del successo delle precedenti edizioni, l’obiettivo è sempre ambizioso: sensibilizzare i giovani di Olbia e della Gallura al consumo responsabile delle bevande alcoliche, evitando gli abusi che portano spesso a un epilogo drammatico, come testimoniano le cronache quotidiane.

Il progetto si concretizzerà lunedì con visita e degustazioni alla cantina La Contralta, a Enas. Partenza da Olbia alle 9.30 e rientro in città alle 13.30. Parteciperanno Roberto Gariup (amministratore della cantina e produttore), Antonello Mariotti (sommelier Aspi), Sabrina Serra (vice sindaca e assessore alla Pubblica istruzione), Silvia Battino (docente Uniss), Ettore Marcucci (ex operatore polizia locale), Piero Canopoli (Cantina Murales).

Sembra un paradosso, ma un grande aiuto in questa campagna di sensibilizzazione viene proprio dal mondo del vino, che pure svolge un ruolo determinante nella cultura e nell’economia (l’enoturismo, ad esempio, è uno dei più dinamici comparti del turismo). «Nonostante questo – spiegano Claudia Pirina dell’associazione Sas Janas e Antonello Mariotti, sommelier – da una certa parte dell'opinione pubblica, non troppo informata, viene additato e usato come capro espiatorio, considerando il vino alla stessa stregua di qualunque altra sostanza alcoolica, anche la più banale. Tutto ciò accade non considerando che l'unico modo per preservare e proteggere i nostri figli da questo serio problema è l'informazione a una corretta educazione alimentare che comprende anche il bere responsabile. Il programma di educazione alimentare, ovviamente dovrebbe iniziare in famiglia, ma anche nelle scuole, così come si fa col cibo si dovrebbe parlare di sostanze alcooliche, selezionando più attentamente alimenti e bevande di qualità superiore possibilmente provenienti da produzioni artigianali». «Per questo – aggiungono – riteniamo fondamentale e doveroso, “comunicare” il vino ai più giovani con il rispetto che merita. Il progetto “accompagna” i ragazzi nelle visite in cantine e degustazioni guidate organizzando dibattiti e incontri. Si parlerò del vino e della sua origine, dei vitigni biglietto da visita del territorio. Insomma, il vino come ambasciatore dell’isola, anche in chiave turistica. Sono previsti incontri con i produttori e anche con un ex operatore della polizia locale per parlare di guida sicura e responsabile.

Il numero dei partecipanti è limitato a causa delle restrizioni sanitarie. Info e prenotazioni: telefonare al 342.5676164. (m.b.)

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