La Nuova Sardegna

Olbia

Campus scolastico tornano i timori: «Risorse a rischio»

Campus scolastico tornano i timori: «Risorse a rischio»

Corda e Meloni attaccano la Provincia: «Ha perso tempo» Risponde Carzedda: «Siamo al lavoro, presto i progetti»

13 gennaio 2022
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OLBIA. Sembrava tutto a posto. Area individuata e soldi in cassaforte. Invece adesso spuntano nuovi timori sul futuro delle risorse che dovrebbero dar vita al nuovo campus scolastico in zona Bandinu. A far suonare il campanello d’allarme sono Gianluca Corda, preside dell’Amsicora e consigliere comunale di minoranza, e Giuseppe Meloni, consigliere regionale del Pd. Entrambi temono che i soldi stanziati anni fa dalla Regione possano in qualche modo tornare indietro. Nel mirino ci finisce la Provincia, accusata di aver perso tempo nella scelta dell’area. Ma Pietro Carzedda, subcommissario per la zona omogenea Olbia-Tempio, rispedisce le accuse al mittente e annuncia che la fase progettuale prenderà presto il via.

La storia. Da anni si parla della realizzazione di un campus che metta insieme il liceo Mossa, il liceo Gramsci e l’istituto Ipia Amsicora, scuole sovraffollate e situate in zone a rischio alluvione. Campus che avrebbe dovuto vedere la luce in zona industriale (tra le polemiche) e che, invece, sarà realizzato in zona Bandinu, come da poco annunciato dal sindaco Settimo Nizzi. Il rischio della perdita dei finanziamenti sembrava essere stato scongiurato in extremis, considerato che la Regione aveva inviato a inizio dicembre un ultimatum alla Provincia chiedendo appunto di individuare un’area al più presto.

Corda e Meloni. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, ora si torna però a temere la perdita dei finanziamenti. Si parla di circa 20 milioni. «Sembrerebbe che quel finanziamento sia definitivamente perso, salvo un intervento del Governo al momento non annunciato – dice Gianluca Corda, preside e consigliere di Olbia democratica –. Spero di essere smentito perché altrimenti sarebbe un danno grandissimo per la comunità. E non mi si dica che ci saranno altri fonti di finanziamento, perché parliamo di un iter che dovrà riprendere dall’inizio contro uno finanziato due anni fa. Oggi saremmo potuti già essere in fase di apertura del cantiere». Sul caso interviene anche il consigliere regionale Giuseppe Meloni. «Con un’interrogazione del 9 dicembre ho chiesto notizie in merito al polo dei licei, il cui finanziamento per un primo lotto di circa 4 milioni e 800mila euro, disposto dal ministero, risultava essere a rischio revoca a causa dell’inerzia della Provincia – dice Meloni –. L’interrogazione è rimasta senza risposta e in queste ore sono sempre più insistenti le indiscrezioni sull’effettiva possibilità di revoca. Sollecito la risposta e chiedo a chi ha la responsabilità della revoca dei finanziamenti di giustificare, davanti ai cittadini, i propri comportamenti omissivi. E se tali giustificazioni non dovessero risultare valide, chi ha poteri di direzione sui responsabili di questa situazione dovrebbe disporne la revoca immediata dagli incarichi».

Carzedda. Un attacco a Carzedda, dunque. Che però risponde: «In accordo con Comune e Regione, lavoriamo per il nuovo polo. Nei prossimi giorni firmeremo il protocollo d’intesa per procedere alla fase progettuale e realizzativa. Sono dispiaciuto per le parole dell’onorevole Meloni, il quale rimase in silenzio nel 2017 quando la vecchia amministrazione provinciale, con l’assenso della Regione, dove lui era in maggioranza, scelse l’area industriale per la realizzazione del primo lotto del polo, facendo perdere a tutti tempo e lavoro per un’idea inattuabile anche in continuità amministrativa. Ma quello è il passato, noi guardiamo al futuro». (d.b.)

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