La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione la prescrizione incombe sul processo

Alluvione la prescrizione incombe sul processo

Slitta alla prossima settimana l’udienza in corte d’appello per conferire l’incarico per la nuova perizia

04 febbraio 2022
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OLBIA. L’ombra della prescrizione incombe sul processo d’appello per i morti nell’alluvione del 18 novembre 2013. Gli avvocati di parte civile che assistono le famiglie delle vittime esprimono amarezza per i tempi lunghi di un processo che ora rischia di interrompersi di fronte alla decisione della Corte di affidare un nuovo incarico perché venga rifatta la perizia. Decisione assunta dalla presidente Plina Azzena che ha accolto la richiesta della pg Maria Gabriella Pintus, alla luce delle ulteriori certificazioni mediche che attestano l’impossibilità per il geologo Alfonso Bellini, autore della perizia già all’esame della Corte, di proseguire con l’attività del processo (le difese dovevano concludere col contro esame). Ma i tempi si stanno prolungando ulteriormente: l’udienza della settimana scorsa è slittata a martedì prossimo. La Corte non aveva infatti ancora avuto la disponibilità da parte di altri periti ad accettare l’incarico. Gli avvocati di parte civile avevano indicato un’altra soluzione: che fossero la Corte e le parti a raggiungere Bellini in Liguria, cosa consentita in caso di legittimo impedimento della persona che dev’essere esaminata. La proposta era stata respinta. Si ricomincia quindi da capo. Con una perizia da rifare, quando ormai il processo – cominciato il 29 maggio 2019 – era alle battute finali.

Imputati l’ex sindaco Gianni Giovannelli, difeso dagli avvocati Nicola di Benedetto e Agostinangelo Marras, i dirigenti Antonello Zanda e Gabriella Palermo e il funzionario Giuseppe Budroni, assistiti dagli avvocati Jacopo Merlini, Pasquale Ramazzotti e Lorenzo Soro. Tutti erano stati assolti dalle accuse di disastro colposo e omicidio colposo plurimo dal tribunale di Tempio nel 2017.

Nell’alluvione morirono Patrizia Corona e la figlia Morgana, Francesco Mazzoccu e il figlio Enrico, Anna Ragnedda e Maria Massa.

I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile con gli avvocati Elias Vacca e Danilo Mattana (Mazzoccu), Domenico Putzolu e Giampaolo Murrighile (Corona), Mario Perticarà (Paola e Domenica Casalloni figlie di Anna Ragnedda), Alex Russo (Antonietta Casalloni, anche lei figlia della Ragnedda).

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