La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, caccia al writer di “ti lovvo troppo”

Paolo Ardovino
Olbia, caccia al writer di “ti lovvo troppo”

Guardia costiera e polizia locale sulle tracce del vandalo che ha sfregiato con la vernice gli scogli di Sa Marinedda

23 febbraio 2022
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OLBIA. Aperto il giornale, si scuote la testa. Le foto degli scogli imbrattati da scritte con la bomboletta spray sono evidenti. Il blu spruzzato sulla superficie delle rocce rovina la bellezza naturale del paesaggio di Sa Marinedda. Frasi innocenti di amore giovanile come «mi manchi» e «ti lovvo troppo» che però hanno ottenuto l'effetto poco romantico di deturpare un piccolo angolo della sponda sud del golfo olbiese. Visto il clamore della segnalazione, nelle prossime ore la guardia costiera dovrebbe svolgere un sopralluogo dell'area indicata, mentre dall'amministrazione comunale fanno sapere che alcuni funzionari sono già stati allertati per la rimozione delle scritte.

Nei prossimi giorni. Gli sfregi alle rocce sono comparsi appena qualche giorno fa. A scoprirle in quello stato, in un tratto di golfo amato da chi pratica escursioni urbane, sono stati alcuni residenti della zona di Poltu Quadu. Scattate le foto, è stata fatta la segnalazione alla Nuova Sardegna. La questione riguarda alcuni scogli rovinati con scritte amorose firmate «Cp», a pochi passi dall'anfiteatro Michelucci, proseguendo su via Cesare Pavese. Un percorso che conosce bene chi abita vicino e chi ha l'abitudine della passeggiata fronte mare. È stata avvisata la polizia locale e poco dopo anche la guardia costiera, che promette un controllo in queste ore. Entro il fine settimana, però, è già prevista la rimozione di scritte e segni. È quello che fa sapere l'amministrazione che, appresa la notizia, ha informato l'Aspo, la municipalizzata incaricata anche per interventi di questo tipo. I suoi funzionari dovrebbero presentarsi sul posto domani o comunque a stretto giro.

Consapevolezza. "Orlando Furioso", ottava 106, scrive Ludovico Ariosto: V'aveano i nomi lor dentro e d'intorno, / più che in altro dei luoghi circostanti, / scritti, qual con carbone e qual con gesso, / e qual con punte di coltelli impresso. È Orlando che diventa rosso di rabbia alla vista dei segni d'amore di Angelica e Medoro. Le pareti di una grotta con incisioni romantiche, i tronchi di alberi intagliati con i loro nomi. Da qui comincia la furia dell'eroe. La necessità di scrivere il proprio amore sulla natura è attestata almeno da cinque secoli, ma è letteratura. Niente a che vedere con quanto fatto alle rocce di Sa Marinedda qualche giorno fa. In questo caso, sembra piuttosto il desiderio di dedicare un pensiero affettuoso e lasciare la propria impronta su una superficie più originale rispetto alla classica scritta coi gessetti sull'asfalto. Più che bravata, il pensiero tenero di uno o una adolescente. Ed è questo l'aspetto più triste, hanno commentato i residenti stessi che hanno trovato le rocce imbrattate di Sa Marinedda, perché manca la consapevolezza del danno arrecato e di cosa significhi tutelare ambiente e paesaggio.

Triste fenomeno. Come raccontato in occasione della segnalazione di ieri, sono diversi gli episodi analoghi nelle zone costiere galluresi. L'eclatante episodio dell'attrice Eleonora Brigliadori che pensò di lasciare un ricordo di action painting su una roccia di Portobello, ad Aglientu, presa a secchiate di colore, nel 2007. Pretesa artistica anche dietro alla deturpazione delle rocce di Funtana Umbrina, tra Bunthe e Li Cuncheddi, lo scorso ottobre, col dipinto di un volto direttamente sulla parete di pietra. In mezzo si ricordano tanti atti vandalici, scritte e disegni con la vernice spray dai pochi significati logici e mossi dal gusto di infrangere le regole.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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