La Nuova Sardegna

Olbia

Area marina protetta di Tavolara, fumata nera sul presidente: ente a rischio

Serena Lullia
L'isola di Tavolara
L'isola di Tavolara

La linea Nizzi per eleggere l'ammiraglio siciliano in pensione Caligiore non passa. San Teodoro e Loiri Porto San Paolo dicono no

22 giugno 2022
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OLBIA. Una votazione alla pari che scontenta tutti. Soprattutto Olbia. E rischia di portare al commissariamento l'Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo dopo 18 anni vissuti da gioiello nazionale di tutela ambientale.

La linea dura del sindaco Settimo Nizzi sulla presidenza impatta sul muro dei piccoli comuni uniti di Loiri Porto San Paolo e San Teodoro. Stravolgendo la prassi che per quasi due decenni ha assegnato la presidenza a rotazione ai tre comuni del Consorzio di gestione (5 anni a Olbia, 2 anni e mezzo a testa a Loiri Porto San Paolo e San Teodoro) il primo cittadino di Olbia ha indicato come presidente il suo delegato: l'ammiraglio siciliano in pensione Aurelio Caligiore.

Al voto in assemblea di oggi, 22 giugno, Caligiore ha votato per sè stesso con il peso del 50%. Il sindaco di San Teodoro, Rita Deretta ha espresso il voto per sè (dopo 5 anni di presidenza a Olbia per prassi spetterebbe proprio a San Teodoro) sostenuta dal sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai. In totale 50% anche per lei. 

Una parità con conseguenze nefaste per l'area marina protetta che si trova anche senza direttore, dopo la fine del contratto dello storico dirigente Augusto Navone.

L'assemblea, su proposta dei sindaci di Loiri Porto San Paolo e San Teodoro, ha votato la proroga delle autorizzazioni di 120 giorni. Un provvedimento necessario per non bloccare l'attività di tutti gli operatori che operano nell'Amp.

Adesso spetterà al ministero della Transizione ecologica decidere il destino dell'Amp, fino a oggi rimasta immune alle guerre politiche. Destino che sembra già scritto: il commissariamento.

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