La Nuova Sardegna

Olbia

Processi

Stupefacenti ai figli minori, il gip di Tempio: «No all’archiviazione»

Tiziana Simula
Stupefacenti ai figli minori, il gip di Tempio: «No all’archiviazione»

Maltrattamenti Imputazione coatta per la madre e il suo compagno, entrambi galluresi. Battaglia dei difensori dei ragazzi per scongiurare la chiusura del caso

17 luglio 2022
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Olbia. Avrebbero assunto droga davanti ai loro figli minori, facendola consumare anche a loro, e incaricando il più grande di andare a comprarla per conto della madre. È una vicenda delicata e complessa quella che vede due minori vittime di presunti maltrattamenti da parte della madre e del loro patrigno, entrambi galluresi. Per due volte il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del caso per la coppia e in entrambi i casi il gip Caterina Interlandi l’ha respinta non condividendo le considerazioni dell’accusa: la prima volta, il giudice ha disposto che venissero svolte nuove indagini, la seconda, ha ordinato al pubblico ministero la formulazione dell’imputazione coatta entro dieci giorni nei confronti dei due. Che saranno quindi formalmente indagati per maltrattamenti, in concorso tra loro, verso i minori, un maschio e una femmina, oggi poco più che adolescenti.

I loro difensori, gli avvocati Giuseppe Corda (per la ragazza) e Alessandro Fiori (per il fratello), si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, scongiurando la chiusura del caso che sarà quindi sviscerato nel corso di un processo che accerterà l’attendibilità dei racconti resi dai figli della donna.

Accuse gravissime quelle rivolte dai due ragazzi alla loro madre e al suo compagno: avrebbero assunto sostanze stupefacenti e alcolici in grande quantità davanti ai figli, facendoli consumare anche a loro e addirittura, in diverse occasioni, la madre avrebbe incaricato il figlio di andare ad acquistare la droga da portare a casa. Ciò sarebbe emerso nei diversi incontri avuti con gli operatori sociali e quando furono sentiti dal Tribunale per i minorenni di Sassari che nel 2019 ha revocato alla donna la responsabilità genitoriale. I ragazzi si trovano attualmente in una comunità. Su entrambi gravano due procedimenti per spaccio.

La vicenda si inserisce in un contesto familiare problematico e violento. Dall’attività investigativa è emerso che già durante il primo matrimonio la donna avrebbe maltrattato i suoi figli. E che la stessa indagata è stata a sua volta vittima di violenze da parte del suo nuovo compagno.

I fatti contestati alla coppia – lei è difesa dall’avvocato Cinzia Cossu, lui, dall’avvocato Marco Palmieri – sarebbero accaduti prima del 2018. Il procedimento penale è approdato nel gennaio 2021 davanti al giudice per le indagini preliminari dopo la prima richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero a cui si erano opposte le persone offese. Udienza che si era conclusa con la disposizione di nuove indagini. Tre mesi per svolgere ulteriori accertamenti. I minori sono stati sottoposti a perizia psichiatrica. Dall’esame è emerso che erano capaci di rendere testimonianza benché si trattasse di persone problematiche, come rilevato dagli stessi operatori della comunità in cui erano stati inseriti. Non sono stati però sentiti dal pubblico ministero. Successivamente è stata formulata una seconda richiesta di archiviazione. I difensori dei due minori si sono opposti per la seconda volta facendo leva sull’attendibilità delle dichiarazioni rese dai ragazzi, considerate tali dal Tribunale dei minori, e sulla loro capacità a testimoniare emersa dalla perizia. Queste e altre argomentazioni sono state evidentemente condivise dal gip. Che ha respinto la richiesta di archiviazione e ordinato l’imputazione coatta per la madre e il suo compagno.
 

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