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Porto turistico al Molo Brin il nodo è l’ex Officina Mameli

di Giandomenico Mele
Porto turistico al Molo Brin il nodo è l’ex Officina Mameli

Il progetto della Quay Royal srl a Olbia è a un passo dalla concessione demaniale. Manca solo il via libera della Soprintendenza per l’edificio sotto tutela

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Olbia Mancano gli ultimi dettagli tecnici per il via libera al nuovo porto turistico nel Molo Brin. Si attende ormai solo il via libera della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Sassari e Nuoro sulle ex Officine Mameli per procedere con l’assegnazione alla Quay Royal srl – unica società ancora oggi ad aver presentato una richiesta di concessione – della gestione del porto turistico al centro di Olbia. Circa due anni fa era stata calcolata in un milione e 150 mila euro la cifra necessaria per il recupero e la ristrutturazione del fabbricato “Ex Officine Mameli” e l’adeguamento degli arredi e degli impianti della banchina meridionale del Molo Brin e della banchina orientale del Molo Vecchio. Opere necessarie per consentirne l’utilizzo da parte delle imbarcazioni da diporto in condizioni di sicurezza. Il calcolo è contenuto nell’adeguamento tecnico funzionale elaborato dall’Autorità portuale. Solo un primo investimento, per poi procedere alla concessione demaniale delle aree, le più preziose di Olbia.

Per il Molo Brin, dopo il via libera, che appare vicino, della Soprintendenza, si dovrebbe ripartire con un progetto che dovrebbe vedere allineati Autorità portuale, Comune di Olbia e l’impresa privato Quay Royal - Marina di Olbia del gruppo Zuncheddu. Una volta che la conferenza di servizi, superate le questioni di tutela del bene, avrà dato il via libera alla Quay Royal, si dovrebbero conoscere i contorni del progetto. Non ci sarà un bando di gara, dunque, ma la Marina di Olbia è la sola in campo (capitale sociale di 10mila euro, amministratore unico e rappresentante legale Gian Pietro Sirca, imprenditore molto conosciuto in città), dopo l’acquisto delle quote della General port service srl, con le quali è diventata titolare della Quay Royal srl, che in dote porta il futuro porto turistico di Olbia.

In pratica, si è ripartiti (o quasi) dallo stesso punto in cui l’iter si era fermato nel 2014, di fronte a un diniego del Comune (sindaco Gianni Giovannelli) che riteneva che nel Molo Brin ci fosse un problema di destinazione d’uso. La Quay Royal aveva messo mano alle carte bollate ricorrendo in tribunale. Allo stesso tempo l’Autorità portuale rimosse l’ostacolo con un adeguamento tecnico funzionale al piano regolatore del porto. In altre parole, al Molo Brin un porto turistico si può fare.

La Quay Royal nel frattempo era passata di mano puntando dritta sulla concessione per il Molo Brin. La società era stata acquisita dalla Moys (Marina di Olbia yachting services Srl), società che gestisce la Marina di Olbia, il porto turistico privato di Sa Marinedda, con il passaggio delle quote in capo a Moys dalla General port service Srl, ex socio unico della Quay Royal Srl. La società, prima di entrare nel gruppo Zuncheddu, era stata costituita con quote appartenenti a noti imprenditori olbiesi, tra i quali l’ex presidente dell’Olbia Calcio, Mauro Putzu e la famiglia Bagatti.


 

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