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La Maddalena, gli operatori del diporto al ministero: «Non firmi i disciplinari del Parco»


	L'invasione estiva delle barche nell'arcipelago di La Maddalena
L'invasione estiva delle barche nell'arcipelago di La Maddalena

Richiesta al dicastero dell’Ambiente prima di avviare un’azione giudiziaria

13 aprile 2023
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La Maddalena Per ora solo una richiesta bonaria al ministero dell’Ambiente di non firmare i nuovi disciplinari sul noleggio e la locazione da diporto approvati a maggioranza dal consiglio direttivo del Parco. Riservandosi di portare avanti anche un’ azione giudiziaria.

Antonio Falchi in rappresentanza del Circolo nautico Pineto, Claudio Gavino Paddeu in rappresentanza della associazione il Vecchio Scalo circolo nautico, Fernando Piras in rappresentanza della associazione diportisti Maddalenini, Giovanni Piras in rappresentanza del Circolo nautico Pescatori Dilettanti “Stagno Torto” firmano la richiesta inviata a Roma.

Ricordano che in data 29 dicembre 1995, tra l’allora ministero dell’Ambiente e la Regione autonoma della Sardegna era stata firmata l’“Intesa di programma per l’istituzione del parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena” e che all’articolo 2 era previsto che “l’ente Parco dovrà assicurare la realizzazione di interventi significativi di tutela e valorizzazione che mantengano in vita le consuetudini, gli usi civici e il modello di vita della popolazione residente nell’arcipelago”. Secondo i firmatari è «assolutamente e incontrovertibilmente certo che, tra le consuetudini, gli usi civici e il modello di vita dei residenti nel Comune di La Maddalena, sia compreso il diporto per tutta l’estensione dell’arcipelago».

Un principio che verrebbe tradito dalle deliberazioni del consiglio direttivo dell’11 marzo dei disciplinari sul noleggio e la locazione da diporto.. «In entrambe le deliberazioni viene indicato in 2.500 unità giornaliere il numero massimo di accessi consentito nell’area marina del Parco con riferimento alle zone Mb e alla stagione estive – scrivono gli operatori nel documento inviato al ministero –. In questo numero sono compresi anche i diportisti residenti nel comune di La Maddalena e la mancata esclusione di questa categoria di soggetti, stante l’assenza di una espressa volontà in tal senso, costituisce una violazione e risulta essere totalmente in contraddizione con l’Intesa del 1995. Con tale limitazione per i residenti vi sarebbe una ingiusta privazione di movimento nel proprio territorio comunale con ciò determinando una totale violazione dell’articolo 3 della Costituzione».

Motivi per i quali chiedono al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che «non apponga alle deliberazioni del Consiglio direttivo dell’ente Parco dell’11 marzo 2023, alcun tipo di visto positivo, in quanto gli stessi risultano essere, tra l’altro e senza pretese di esaustività, adottati in aperto contrasto con gli impegni assunti nell’Intesa del 1995 aventi a oggetto la tutela delle consuetudini, degli usi civici e del modello di vita della popolazione residente nell’arcipelago».

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