Lotta contro la siccità

Livello record per il Liscia ma è guerra contro gli sprechi

di Tiziana Simula
Livello record per  il  Liscia ma è guerra contro gli  sprechi

Consorzio di bonifica La diga è al 95,8% della sua capienza

18 aprile 2023
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Olbia L’ultimo dato sul bacino del Liscia è più che confortante, ma non deve far perdere di vista l’emergenza siccità, ora più che mai reale e in agguato a causa dei cambiamenti climatici con i quali inevitabilmente anche il mondo delle campagne deve fare i conti. Attualmente il Liscia è al 95,8% della sua capienza con 99,64 milioni di metri cubi invasati (a fronte di una capienza totale di 104 milioni di metri cubi). Un dato più che positivo, dunque, che a inizio campagna irrigua fa ben sperare gli amministratori e i consorziati del Consorzio di Bonifica della Gallura. “Cautela” rimane però la parola d’ordine visti i periodi di siccità che mettono a dura prova aziende e coltivazioni, a causa dei cambiamenti climatici che ormai hanno abituato il mondo delle campagne al fatto che bisogna adattarsi con nuove pratiche.

«Innanzitutto non possiamo parlare più di stagione irrigua ma di annata irrigua – spiega Marco Marrone, presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura – perché anche se abbiamo fissato l’inizio al primo aprile, siamo già intervenuti a marzo con irrigazione di soccorso. Questo significa che il periodo che si dedica alla irrigazione non è più chiuso all’interno del tradizionale periodo caldo dell’anno, ma si estende anche alle stagioni più fredde».

È dunque urgente una riorganizzazione generale delle modalità di utilizzo delle risorsa idrica, con la previsione di periodi di estrema siccità dove le scorte saranno fondamentali per garantire la vita alle aziende stesse. Spiega Marco Marrone: «Sta succedendo che molte aziende agricole stanno affrontando il problema della caduta della produzione di foraggio garantito dalle colture autunno vernine (che però non trovano più le condizioni per la crescita invernale) con coltivazioni estive che hanno bisogno di un apporto maggiore di acqua. Siamo dentro a quei cambiamenti climatici che sembravano tanto lontani nel tempo, e invece li stiamo subendo, con l’incertezza climatica del domani. Pur avendo scorte a sufficienza – rimarca il presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura – è fondamentale centellinare e rendere maggiormente sostenibile i nostri sistemi produttivi agricoli. Intanto i nostri consorziati rispettano una turnazione nell’utilizzo della risorsa. Significa che il Consorzio e la base condividono un obiettivo che è quello di massima efficienza nell’utilizzo». Concetto dal quale non si può prescindere. Efficienza e risparmio con progetti concreti che puntano al recupero di preziosa risorsa che viene buttata in mare dopo essere stata depurata. Il Consorzio rilancia quindi il suo appello per un’attenta politica di reperimento di ulteriore risorsa idrica e di realizzazione di opere volte a combattere gli sprechi e incanalare nuova acqua.

«Oggi è il momento attraverso il quale le amministrazioni sono chiamate a dover programmare e mettere subito in cantiere delle opere – spiega Giosuè Brundu direttore del Consorzio -. Perché la tranquillità di cui godiamo ora, con il bacino al 95% non ci deve distrarre. Il Consorzio di Bonifica della Gallura ha presentato un pacchetto interventi che partono dalle opere sul Monte Tova alla Diga del San Simone, passando per il recupero reflui ad Arzachena, Golfo Aranci e Santa Teresa di Gallura. Sono interventi immediati, diretti al recupero di importante risorsa idrica che, purtroppo al momento viene buttata in mare».


 

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