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Olbia

Sanità

La Commissione europea riconosce gli allevamenti della Gallura indenni dalla Tbc bovina


	Bovini al pascolo 
Bovini al pascolo 

Il provvedimento certifica la qualità degli animali e alleggerisce il lavoro del servizio veterinario Asl che ogni anno doveva fare controlli su 28mila capi

07 giugno 2023
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Olbia La Gallura è indenne dalla malattia di tubercolosi bovina. Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea è stato certificato lo status per il territorio gallurese. Il provvedimento avrà un doppio effetto positivo, in termini di costi e di risorse umane impegnate sul fronte Tbc. Per le imprese agrozootecniche si tratta di un riconoscimento della qualità degli allevamenti. «Un obiettivo molto importante – sottolinea il Direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro – che vede premiato il lavoro del servizio veterinario di Sanità animale, con ricadute di enorme importanza per gli allevatori, i quali potranno commercializzare i capi bovini con maggiore facilità, evitando dispendio di energia e risorse. Allo stesso modo il servizio veterinario non dovrà più farsi carico di un’attività impegnativa e dispersiva, ma potrà ottimizzare la propria programmazione».

Piena soddisfazione è stata espressa dal direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario zona Nord, Francesco Sgarangella: «Viene riconosciuto il lavoro svolto in questi anni dal nostro servizio e dagli allevatori. La sanità pubblica veterinaria è regolamentata a livello europeo, quindi le decisioni sulle qualifiche sanitarie e delle zone di restrizione per le malattie infettive sono di competenza della Commissione europea sulla base di attività e comunicazioni delle autorità competenti, centrale, regionale e locale. In questo caso c’è stato un lavoro di squadra tra i vari livelli per sollecitare la CE a riconoscere la qualifica della Gallura. Si tratta, inoltre, di una zoonosi trasmissibile all’uomo, pericolosa e subdola, che si può contrarre con alimenti non pastorizzati. Per questo lo status di indenne acquista ancora più importanza».

I controlli sulla Tbc prevedevano accertamenti su ben 28mila capi l’anno. Per il Direttore del Servizio di Sanità animale anagrafi zootecniche della Asl Gallura, Salvatore Desini «vengono premiati il lavoro e il sacrificio di tre anni del Dipartimento e di tutto il comparto agrozootecnico. I benefici sono evidenti: c’è una ricaduta significativa sull’impegno di risorse umane e finanziarie per l’azienda sanitaria e, in misura ancora maggiore, per gli allevatori. Il valore più evidente consiste nella garanzia della salute pubblica, perché si esclude la presenza di malattie trasmissibili all’uomo».

Il lavoro della Asl è stato accolto con soddisfazione anche dal presidente della Conferenza sociosanitaria, il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda: «Finalmente dopo tre anni gli allevamenti della Gallura riconquistano la qualifica di territorio indenne da Tubercolosi bovina. È un grande risultato ottenuto dalla Sanità Pubblica Veterinaria del Dipartimento di Prevenzione del Nord e dal Servizio di Sanità Animale della Asl Gallura con i nostri allevatori, che facilita la commercializzazione dei bovini e il rilancio del settore».

Esulta il deputato della Lega, Dario Giagoni. «Finalmente la Gallura ha riottenuto ufficialmente la qualifica di indenne da tubercolosi bovina, persa nel 2021 per una questione meramente burocratica e non per l’insorgenza di focolai della malattia. Nella nostra provincia è presente la maggior parte degli allevamenti di bovini rispetto a tutto il territorio regionale. Costringere le aziende, spesso già in sofferenza per la crisi generalizzata, ad effettuare le analisi della tubercolina prima della movimentazione arrecava ingenti perdite economiche e, talvolta, la sospensione e il rinvio di contratti per la vendita di animali. Una situazione paradossale a cui finalmente è stata messa la parola fine». 

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