La Nuova Sardegna

Olbia

In consiglio comunale

Olbia, ammessi solo 300 cartelli pubblicitari stradali e mai lato mare

di Serena Lullia
Olbia, ammessi solo 300 cartelli pubblicitari stradali e mai lato mare

Approvato con i soli voti della maggioranza il Regolamento delle insegne. Russu, Pd: «Nessuna condivisione, solo imposizioni»

29 novembre 2023
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Olbia Nessun ripensamento da parte del sindaco, nessuna volontà di approfondire l’argomento e sentire la voce delle associazioni di categoria. La maggioranza esegue l'indicazione di Settimo Nizzi: «Parere negativo» e boccia la proposta di rinvio del regolamento delle insegne proposta dal consigliere del M5S, Alfideo Farina e condivisa da tutta l’opposizione. Avanti tutta quindi, senza nessuna riflessione ulteriore. «Non è imporre, ma governare», spiega il primo cittadino. 

I tempi Dall’approvazione del regolamento, scatta un anno di tempo per mettersi in regola. Vero è che chi ha già una autorizzazione in corso, quella resterà in vigore fino al suo esaurimento naturale. Per tutti gli altri, via insegne e cartelli stradali abusivi entro 12 mesi. Nelle strade comunali, provinciali, regionali e statali potranno restare in piedi solo 300 cartelli in totale, la distanza tra l’uno e l’altro non potrà essere inferiore a 400 metri.

I divieti Sono vietati ovunque tubi a neon, con luce proiettata, in copertura. No alle insegne sui locali, che dovranno essere all’interno degli infissi, a eccezione dei grandi locali commerciali o degli edifici con due o tre piani come gli hotel. Vietate le insegne a bandiera, consentite solo per le farmacie, distributori di carburante, tabacchi e totem dei grandi centri di distribuzione.

Tende La tenda non può mai superare il limite del marciapiede e se il marciapiede non c’è non può essere più di 150 centimetri. Nel pendente, non merlato di 25 centimetri si potrà mettere il marchio e il nome del negozio. Altezza massima è 220 cm da terra.

Preinsegne Consentite solo per uffici pubblici, pronto soccorso, zona archeologica, museo, polizia, carabinieri, finanza, non per le farmacie. Per orientarsi il consiglio del sindaco è googlare.

Cartelli pubblicitari Devono essere a tre metri dalla striscia bianca continua che delimita la carreggiata, ammesso un numero massimo di cartelli pubblicitari di 300 in totale. Mai lato mare, solo lato monte.

Pubblicità cantieri edili. Le imprese dovranno coprire il ponteggio con grandi teli, possibilmente con immagini dell’edificio ultimato. Al centro potranno inserire il cartello vendesi con il nome della ditta.

Il dibattito  Ivana Russu, capogruppo Pd, contesta in particolare il metodo. «Un anno fa il sindaco si era impegnato a coinvolgere, nella fase di elaborazione del Piano delle insegne, le associazioni di categoria. Perché la condivisione porta a una responsabilizzazione. Ed è la differenza tra governare e imporre. Lo so che la democrazia non ha le tempistiche dell’imposizione, ma spesso permette di raggiunge risultati più efficaci, in questo caso sentendosi anche coinvolti in un processo di rivoluzione. Si scende poi così nel dettaglio da far sembrare il regolamento un piano particolareggiato del decoro urbano più che delle linea guida. Doveva essere un regolamento al servizio delle imprese, non una imposizione».

Replica il sindaco Settimo Nizzi sul metodo. «Noi abbiamo a cuore le imprese commerciali, ma anche il decoro. Sul metodo dite: avete concordato o imposto? Noi siamo una istituzione eletta dal popolo, sia maggioranza che minoranza. Abbiamo il dovere e l’obbligo di fare queste cose. Non è imposizione ma regolamentazione, significa governare. Nessuno vorrebbe mai cambiare niente, ma la popolazione vuole queste regole, ed è molto più grande dei soli commercianti e di chi fa le insegne».

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