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Olbia, processo per le vittime dell’alluvione: il procuratore generale chiede la prescrizione


	Una delle aziende di Olbia distrutte dal nubifragio
Una delle aziende di Olbia distrutte dal nubifragio

L’ex sindaco Giovannelli, il dirigente Antonello Zanda e il funzionario Giuseppe Budroni erano stati condannati dalla Corte d’appello per omicidio colposo plurimo

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Olbia Arriva in Corte di Cassazione il processo per le vittime di Olbia  del ciclone Cleopatra. Il procuratore generale ha chiesto che venga dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo plurimo di cui sono accusati  l’ex sindaco Gianni Giovannelli, il dirigente Antonello Zanda e il funzionario Giuseppe Budroni. La Corte si è ritirata per decidere. Si attende la sentenza. 

La Corte d’appello di Sassari, ribaltando la sentenza di assoluzione di primo grado, li aveva ritenuti responsabili della morte di cinque delle sei persone che il 18 novembre 2013 persero la vita  nell’alluvione: Anna Ragnedda, Patrizia Corona e sua figlia Morgana,  Francesco Mazzoccu e suo figlio Enrico, mentre erano stati assolti per la morte di Maria Massa. 

 Giovannelli era stato condannato a due anni di reclusione, Budroni a un anno e dieci mesi e Zanda a un anno e otto mesi. Pena sospesa per tutti. 

I ricorsi in Cassazione sono stati presentati dagli avvocati Franco Coppi e Nicola di Benedetto per Giovannelli, e dall’avvocato Jacopo Merlini e Pasquale Ramazzotti per Zanda e Budroni. 

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