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Cultura

A Tempio la presentazione di “Cantu rituale” di Maria Carta

A Tempio la presentazione di “Cantu rituale” di Maria Carta

Venerdì 7 giugno in municipio l’evento dedicato alla raccolta di poesie dell’artista di Siligo tradotte in sardo da Clara Farina

05 giugno 2024
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Olbia. La sala di rappresentanza del Comune di Tempio ospiterà venerdì 7 giugno alle 18 la presentazione di Cantu rituale, la raccolta di poesie di Maria Carta tradotte in sardo da Clara Farina. Il volume è stato pubblicato lo scorso anno a cura della Fondazione Maria Carta in collaborazione con La Nuova Sardegna. Interverrà Bachisio Bandinu. È prevista la partecipazione dell’Associazione culturale Coro Gabriel.

Già nel 2006, con l’intento di riscoprire e promuovere il patrimonio culturale lasciato da Maria Carta, la Fondazione a lei intitolata aveva promosso la prima iniziativa editoriale di ristampa di Canto rituale, opera originariamente pubblicata dalla casa editrice romana Coines nel lontano 1975. Più recentemente, una selezione dei componimenti è stata tradotta in spagnolo da Alessandra Sanna, nipote di Maria Carta, e inserita nel catalogo della casa editrice Valparaiso. «È così apparso naturale procedere alla traduzione in sardo di una parte delle poesie dell'artista di Siligo – dicono dalla Fondazione -. Un'operazione doverosa per la Fondazione Maria Carta, che da anni sostiene l'importanza di mantenere viva la lingua dei nostri avi, affidata in questo caso all'attrice, insegnante e poetessa Clara Farina. È lei stessa che nelle note introduttive si chiede come Maria Carta avrebbe reagito leggendo la sua opera nella stessa lingua dei suoi avi. Una risposta la abbiamo già: più volte dichiarò di «”pensare in sardo e tradurre in italiano”».

Soddisfatto Leonardo Marras, presidente della Fondazione. «La scelta di partire da Tempio nella presentazione dell'opera Cantu rituale non è casuale – dichiara Marras –. Maria Carta, l'ho ribadito più volte, era fortemente legata alla città di Tempio e alla Gallura. Considerava questa parte della Sardegna un luogo speciale, fonte di ispirazione di tanti suoi testi. Un luogo della memoria che intendiamo oggi celebrare insieme a due pilastri della nostra cultura, Clara Farina e il professor Bachisio Bandinu, che ha accolto il nostro invito. Come intendo ringraziare l'Accademia Tradizioni Popolari della città di Tempio, un gruppo di amici innamorati della nostra cultura e delle nostre tradizioni, e l'amministrazione comunale di Tempio, che ha accettato con entusiasmo la nostra proposta».

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