La Nuova Sardegna

Olbia

Il cantiere infinito

Olbia, a Monte Pino lavori a passo lento: verso la rescissione del contratto

di Tiziana Simula
Olbia, a Monte Pino lavori a passo lento: verso la rescissione del contratto

Sembra ormai inevitabile la decisione di Anas nei confronti dell’impresa. Sinistra futura e Pd chiedono un incontro con la Regione

08 giugno 2024
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Olbia. Chiedono che tutti i consigli comunali si riuniscano in seduta congiunta «per esigere che i lavori di ricostruzione della strada di Monte Pino vengano conclusi». E anche un incontro con l’assessore regionale ai Lavori pubblici Antonio Piu per capire qual è la situazione attuale e conoscere il programma della nuova giunta Todde «per migliorare la viabilità della Gallura». Sinistra futura Gallura e Partito democratico di Tempio Pausania, riaccendono l’attenzione sul cantiere infinito di Monte Pino. Lo fanno nel momento in cui sembra ormai imminente e inevitabile la rescissione del contratto da parte dell’Anas all’impresa l’Italiana costruzioni – già subentrata alla Imp costruzioni di Carloforte, estromessa alla fine del 2018 – che sta eseguendo con grande lentezza i lavori di ricostruzione della strada crollata nell’alluvione del 2013.

«La precedente amministrazione regionale ha cercato di rassicurare i cittadini, sostenendo che “negli ultimi dodici mesi si sono intrapresi passi significativi verso il completamento”. Tuttavia, è lampante – dicono – che l'impresa incaricata dei lavori si trovi in ritardo cronico e sembri afflitta da difficoltà finanziarie. I mezzi restano spesso immobili per guasti trascurati, le forniture di materiale scarseggiano e gli operai vengono dirottati altrove. Le denunce riguardanti la lentezza dei lavori si sono susseguite nel tempo, senza riscontro. L’impresa pare ignorare i tempi stabiliti e la situazione si è fatta critica. Mentre non sono mancate le promesse di alcuni politici, sinora è mancata la volontà vera di risolvere il problema».

Sinistra futura e Pd tempiese fanno notare la presenza di un cartello sulla strada con la scritta “Vota monte Pino”. «Sistemata con astuzia provocatoria prima delle elezioni regionali – dicono – il cartello rimane eretto come monito e come monumento alla disillusione locale». E, poi, c’è il ponte Diana, altro problema, ormai chiuso da anni. «In entrambi i casi, i lavori di ripristino giacciono inerti, costringendo i cittadini galluresi a imboccare strade alternative, tortuose e pericolose – rimarcano –. Per il territorio, la situazione è ulteriormente aggravata dal declino dell’ospedale Paolo Dettori, di Tempio Pausania. Le emergenze mediche di rilievo – aggiungono Sinistra Futura Gallura e Partito democratico – devono essere trasportate fino agli ospedali di Olbia, distanti e difficili da raggiungere».

Ritornando all’incompiuta Monte Pino, sembra ormai inevitabile un nuovo – l’ennesimo – stallo nei lavori di competenza di Anas. Se si dovesse procedere con la rescissione del contratto, l’Anas (sarà una commissione tecnico legale a decidere sulla risoluzione del contratto), dovrà procedere a individuare una nuova impresa che possa completare l’opera. Una storia già vista, insomma. Per quanto riguarda gli interventi di competenza della Provincia di Sassari, zona omogenea di Olbia-Tempio, si sta per concludere la fase della progettazione. Si farà poi la gara per l’affidamento dei lavori. Ma il cantiere della Provincia non potrà aprire finché non saranno ultimate le opere che deve realizzare Anas. L’attesa si prospetta ancora lunga.

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