La Nuova Sardegna

Olbia

Premio Anna Pellizzi

Tempio, tredicenne di Segrate racconta la Gallura e stupisce la giuria

di Giuseppe Pulina
Tempio, tredicenne di Segrate racconta la Gallura e stupisce la giuria

Il giovane studente è arrivato secondo a un prestigioso concorso parlando del mondo dei nuragici

21 settembre 2024
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Tempio Tra poche settimane, a ottobre, compirà tredici anni. Si chiama Riccardo e la foto che lo ritrae è la classica, e sempre bella, espressione di un’età della vita carica di genuine aspettative. Frequenta la terza media dell’Istituto Comprensivo “Schweitzer” di Segrate e, tra le tante cose che sa fare, ha scoperto di essere anche uno scrittore niente male. Con un suo racconto dedicato alla Gallura ha sfiorato la vittoria al Premio letterario Anna Pellizzi. Riccardo è figlio della tempiese Monika Ducceschi, dirigente medico e oncologa presso l’istituto tumori di Milano. La dottoressa Ducceschi, pur milanese d’adozione da quasi venti anni, è riuscita a trasmettere a suoi figli un grande amore per la storia e la cultura della Sardegna. In particolare, per la Gallura, dove Riccardo e fratelli sono soliti trascorrere le vacanze. Mosso dal desiderio di raccontare un po’ delle tante suggestioni che i soggiorni nell’isola gli hanno trasmesso, Riccardo Platania ha deciso di partecipare a un concorso letterario giunto alla sua ottava edizione, mosso dalla sola idea di mettersi un po’ alla prova. In “Ichnusa, ritorno al passato”, titolo del racconto piazzatosi al secondo posto del premio Pellizzi, Riccardo ha presentato la storia di Jacopo, che, persosi con il suo cane nei pressi del nuraghe Majore, compie un viaggio nel tempo, scoprendo così l’affascinante mondo dei nuragici.

Il bambino e il suo fido cagnolino vivranno in quel mondo fatato per un paio di anni. Alla fine faranno ritorno al loro presente, grati per quell’inattesa avventura e carichi di nuovo entusiasmo per le nuove, piccole e grandi imprese della vita. Come molti ragazzi della sua età, Riccardo ama il calcio e i videogames. A differenza degli altri studenti premiati, non si diletta regolarmente con la scrittura. Ha semplicemente accolto l’invito della sua insegnante di italiano a scrivere un racconto, e la scelta della trama non poteva non cadere su Tempio e i suoi dintorni.

Ha sempre mostrato un’attenzione fuori dal comune per le tradizioni e le usanze popolari. In un certo senso, è cresciuto ascoltando le leggende e i racconti della cultura gallurese, soprattutto dalla voce della nonna, rimanendone affascinato. «Ha scritto questo racconto durante le vacanze natalizie del 2023 – confida la mamma Monika – dopo una passeggiata alle pendici di lu monti di Pulchiana. Lui e i suoi fratelli fantasticavano provando ad attribuire una storia ad ognuna di quelle pietre». Da quella fantasia è poi nato il suo piccolo viaggio letterario nella Gallura ancestrale.

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