La Nuova Sardegna

Olbia

Arte

Storie, omaggi e disegni: «Olbia ospiterà il Centro del fumetto»

di Carolina Bastiani
Storie, omaggi e disegni: «Olbia ospiterà il Centro del fumetto»

L’anticipazione durante la rassegna “L’isola delle nuvole” in corso al museo. Dario Maiore: «Grande risposta, i tempi sono maturi»

22 settembre 2024
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Olbia. La soddisfazione è palpabile. La rassegna “L’isola delle nuvole” dedicata al fumetto sardo sta andando particolarmente bene. Così bene che Dario Maiore, presidente di Insula Felix, non si trattiene dal fare una dichiarazione: «Immaginavamo che Olbia avrebbe risposto positivamente, ma un successo così grande era quasi inatteso. Insieme a Bepi Vigna, direttore del Centro internazionale del fumetto di Cagliari, abbiamo capito che ci sono tutti i presupposti per aprire anche qui una sede del Centro». Che Olbia sia un luogo ideale per il fumetto è dimostrato anche dalla presenza, tra i partecipanti alla rassegna in corso al museo, di sette illustratori olbiesi. Serena Marongiu trae ispirazione da animali, cultura anni 90 e 2000 e giapponese, Laura Pellegrino ritiene che l’illustrazione sia un mezzo potentissimo che va valorizzato, Andrea Sanna ha all’attivo quattro pubblicazioni e Anna Lombardo, quando disegna, si sente catapultata in un’altra dimensione. Giovannella Monaco, invece, usa l’illustrazione per far capire concetti scientifici complessi, Marco Fenu cerca di conciliare il disegno con la passione per la storia sarda, mentre Chiara Meloni, attraverso il suo lavoro, combatte contro le discriminazioni. Ognuno di loro fa parte a tutti gli effetti del mondo della nona arte.

Gli omaggi. Lungo il percorso che si snoda al piano terra del museo archeologico, sulla destra, dopo la mostra collettiva, l’attenzione viene attirata da otto tavole esposte su uno scaffale: sono l’Avvinturi di Pinocchju raccontate dalla mano di Simone Sanna, l’illustratore e autore di fumetti di Aggius, venuto a mancare qualche mese fa. L’ultimo lavoro edito è stato Lu pindaccju di lu sètti barrètti. Poco distante, è esposta l’unica opera pubblicata di un altro autore gallurese prematuramente scomparso: In fuga da Sa Pedra Bianca di Daniele Gusinu mostra il modo che il giovane disegnatore usava per raccontare la Sardegna, prendendo spunto dalle leggende popolari e riadattandole in una maniera del tutto originale.

I laboratori. Il successo è decretato anche dai laboratori didattici, a cui hanno partecipato anche gli studenti delle scuole medie. Una delle lezioni è stata tenuta dall’illustratrice Stefania Costa, impegnata a spiegare ai presenti come costruire un personaggio a partire dal “metodo della testa”: «Per creare un corpo umano bisogna sempre partire dalle proporzioni corrette della testa. Per esempio, Superman è fatto di otto teste. Una volta stabilite le proporzioni, si costruisce la figura intera e, solo dopo, si aggiungono i dettagli. Questo metodo – spiega – aiuta a gestire anche il resto dello lo spazio». La rassegna si concluderà oggi, domenica 22 settembre.

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