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Olbia, 40 anni di Pedalata ecologica: l’impegno sociale viaggia in bici

di Carolina Bastiani
Olbia, 40 anni di Pedalata ecologica: l’impegno sociale viaggia in bici

Domenica 13 ottobre la storica manifestazione. «Tutti insieme contro le dipendenze»

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Olbia. La città è prontissima a viaggiare sulle due ruote: domenica 13 ottobre torna la Pedalata ecologica “Teresa Meloni”, storicamente organizzata dalla Società ciclistica Terranova. Da sempre aperta e accessibile a tutti, quest’anno la pedalata olbiese si veste a festa per celebrare un compleanno importante: è finalmente entrata nel club dei quaranta. La sua storia è cominciata nel lontano 1983, per volontà di un giovane, Salvatore Deagustini, che voleva ricordare la giovane madre, Teresa Meloni, grande appassionata di ciclismo, prematuramente scomparsa. «Questo ragazzo ha bussato alla nostra porta – ricorda Giovanni Usai, ex storico presidente dalla società Terranova – e non ci ha più lasciato».

Da allora, la pedalata di strada ne ha fatta. «La prima edizione – racconta Usai – che contò appena 78 partecipanti – la dedicammo ad ex ciclisti che avevano ancora voglia di pedalare, poi, dalla seconda, abbiamo subito iniziato a sostenere le associazioni locali, a partire dalla Croce Bianca, che nella prima metà degli anni ‘80 stava costruendo la sua sede sociale». E da lì in poi lo sguardo si è allargato ad altre realtà di volontariato – a cui, tuttora, viene devoluto parte dell’incasso – e a temi sociali diversi.

«Abbiamo sempre tentato di dare un segnale – spiega Usai – lanciando, nel nostro piccolo, un messaggio. Uno dei momenti più belli è stato quando, nel 1995, la mattina della pedalata a tema “Sardegna senza ostaggi”, fu liberato Giuseppe Vinci. Fu un’emozione grandissima». Tra i tanti temi toccati, quello a sostegno degli orfani palestinesi, quello contro gli incendi, quello a supporto dell’Aido e ancora quello sul disagio sociale, sulla difesa dell’ambiente. E piano piano, un chilometro e un tema dopo l’altro, oggi la pedalata olbiese è tra le più importanti nel suo genere a livello nazionale: «È ormai un appuntamento fisso di socialità che si tramanda da generazioni», spiega Usai. Un appuntamento che ultimamente conta 1.200 iscrizioni a edizione, con un picco toccato nel 1992, quando aderirono in 2.027.

La manifestazione di domenica, come sempre, ha messo in campo diverse forze. Prima tra tutte, quella dell’attuale presidente della Terranova, Tetta Bullitta, di Ottaviano Cervo, dello stesso Giovanni Usai e di molti altri collaboratori. Tema di questa edizione, dedicata a Simona Derosas, è la lotta alle dipendenze da droghe, alcol e fumo: “In-dipendenza: ripartiamo insieme” è lo slogan stampato sulle magliette destinate ai primi 800 iscritti. «Il tema – spiegano gli organizzatori – è stato scelto anche in virtù dei risultati dell’indagine “La condizione di vita dei giovani e degli adolescenti”». I dati, riguardanti un campione di 650 ragazze e ragazzi di Olbia, Tempio e Calangianus, tra gli 11 e i 19 anni, hanno delineato una realtà che sfocia in abusi e dipendenze da fumo, droghe, alcool, fin dai primi anni delle scuole medie. «L’obiettivo di noi organizzatori – spiega Usai – è quello di promuovere lo sport, e in particolare l’uso della bicicletta, come antidoto per canalizzare in positivo le potenzialità di questi ragazzi». «Il nostro approccio – proseguono gli organizzatori – non solo mira a ridurre il disagio giovanile crescente, ma diventa anche uno strumento potente di inclusione e coesione sociale».

La pedalata, manifestazione non agonistica aperta a tutti, prenderà il via come sempre da via Galvani. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 8, mentre la partenza per le 9.30. Il percorso si snoderà lungo quasi tutti i quartieri cittadini, per un totale di 10 chilometri, e terminerà al parco Fausto Noce, dove, come di consueto, avverranno le premiazioni. Nella scorsa edizione, è stato premiato il partecipante più anziano – che nel 2023 aveva 87 anni –, il più giovane, quello sempre presente – non mancava da 35 anni – e i gruppi più numerosi.

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