Tempio, musica alta e schiamazzi notturni: protestano gli abitanti
Una trentina di residenti del centro della città hanno incontrato il sindaco Gianni Addis
Tempio. Sono tanti i residenti del centro storico che si dicono preoccupati per la movida dei giovani tempiesi. Gli schiamazzi notturni si protrarrebbero sin quasi all’alba, malgrado la chiusura dei locali. C’è chi continuerebbe a cantare o urlare a squarciagola, come se nei paraggi non ci fosse nessuno. E ci sarebbe anche chi, secondo le lamentele dei residenti, verrebbe spesso alle mani. Ecco perché, stanchi di una situazione che va facendosi insostenibile, un nutrito gruppo di tempiesi ha chiesto al sindaco della città di essere ricevuti. Durante l’incontro hanno chiesto una vigilanza più assidua per garantire la sicurezza generale ed evitare che la situazione degeneri.
Il sindaco ha prestato ascolto alle richieste e promesso che avrebbe informa
to le forze dell’ord ine. «Ho parlato – dichiara proprio a questo proposito Gianni Addis – con polizia e carabinieri e mi hanno assicurato che faranno il possibile per sopperire alle carenze di organico e garantire un maggiore controllo». Una criticità nota al sindaco e agli amministratori comunali della città, perché insufficiente sarebbe anche l’organico dei vigili, come riconosce senza problemi lo stesso Addis. «Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di una trentina di residenti che abitano lungo il corso e nelle vie adiacenti, che protestano per i volumi eccessivi della musica dei bar e, soprattutto, per quello che accade dopo la chiusura: ragazzi che schiamazzano, giocano a morra e qualche volta ingaggiano risse. Abbiamo convocato anche i gestori dei bar, ai quali abbiamo chiesto di attenersi alle regole dell’ordinanza che definisce gli orari di chiusura e norma la diffusione di musica dal vivo. Tutti hanno recepito le richieste dei residenti, dichiarandosi disponibili a far sì che non succedano disagi di questo tipo». Si presterà allora più attenzione ai decibel di karaoke e pianobar, ma non è detto che basti. La soluzione in cui molti confidano è quella di controlli più frequenti. Tutto questo – così pare di capire – senza esagerare.«So bene – spiega sempre Addis – che dobbiamo prestare attenzione alle esigenze dei ragazzi e al diritto di passare insieme le loro ore libere, non costringendoli a fare chilometri per trovare locali». Ecco perché la soluzione non si presenta facile. Nel trovarla andrebbero contemperate le esigenze di più parti: quelle più che sacrosante dei residenti, le ragioni degli esercenti che offrono un servizio e quelle dei protagonisti della movida, ai quali viene chiesta solo una maggiore accortezza. In tutto questo non si poteva naturalmente non rievocare la vecchia questione della videosorveglianza nelle vie della città. «Ne abbiamo parlato – conferma, infatti, il sindaco Gianni Addis – precisando che abbiamo messo a disposizione risorse per integrare il servizio di videosorveglianza. Tutte quelle vie che sono attualmente oggetto di intemperanze e schiamazzi saranno dunque videosorvegliate. Questi lavori saranno da fare quanto prima, sperando che fungano da deterrente».