La Nuova Sardegna

Olbia

Il fenomeno

Le attività commerciali cinesi non conoscono crisi: a Olbia oltre 100 aziende

di Giandomenico Mele

	Un ristorante cinese della città
Un ristorante cinese della città

Edoardo Oggianu (Confcommercio): «Si punta anche sui marchi italiani»

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Olbia Un tempo era solo Chinatown. Poi si è avuto un progressivo inserimento nel tessuto produttivo di Olbia, fino a diventare un pilastro del commercio in città. Da invasione a integrazione, secondo un modello sociale di convivenza che, per il momento, non ha provocato scossoni sociali. Il boom dei negozi cinesi a Olbia non conosce crisi e vira verso una modifica merceologica, che dai piccoli esercizi abbraccia sempre di più le medie e grandi strutture di vendita. Sushi e tecnologia, moderno bazar e abbigliamento. Una convivenza commerciale che regge agli scossoni della crisi e di un mercato sempre più complicato. «La Cina è diventata uno dei partner commerciali più importanti in Italia, non da oggi. Penso prevalga il lato positivo, con uno scambio importante di beni e servizi, relativo soprattutto a macchinari di alta qualità – conferma Edoardo Oggianu, presidente Confcommercio Gallura e vicepresidente Nord Sardegna –. Sul lato della tecnologia, per esempio, le aziende cinesi investono tantissimo su questo settore, in modo importante anche su Olbia, portando nuove tendenze e nuovi modelli di business, facendo anche da stimolo per altre realtà».

Sushi e derivati. Va comunque detto che il settore che appare in netta espansione è quello della ristorazione, dove la concorrenza è tutta interna, ma alla Cina in terra sarda. Dal sushi, originariamente cibo non prettamente cinese, alle diverse varianti fusion, recentemente è un fiorire di nuovi locali, anche di grandi dimensioni, dove la caccia alla nuova apertura si sta concentrando soprattutto nel centro storico o sul lungomare, in vista dell’inizio della stagione turistica. «Non c’è dubbio che il settore merceologico prevalente sia quello della ristorazione, i locali cinesi della ristorazione sono inseriti bene nel nostro tessuto commerciale. Ora si stanno concentrando soprattutto nella zona del centro o del lungomare – sottolinea Oggianu –. L’offerta è bilanciata perché all’interno della loro categoria esistono differenze importanti, dall’all you can eat ai ristoranti alla carta, con diverse fasce di prezzo per differenti tipi di clientela». La comunità cinese a Olbia contribuisce in modo significativo alla diversificazione dell’offerta commerciale locale, offrendo prodotti a prezzi competitivi e ampliando le opzioni per i consumatori. Questa dinamica sembra così arricchire il tessuto economico della città, promuovendo la multiculturalità e stimolando l’economia locale. Sebbene dati ufficiali aggiornati al 2024 non siano ancora disponibili, stime recenti (2023) indicano che a Olbia e nel suo hinterland si contano oltre un centinaio di attività commerciali gestite da cinesi, concentrate soprattutto nei settori dell’abbigliamento, della ristorazione, dei prodotti per la casa e del commercio all’ingrosso. Un numero che, secondo le associazioni di categoria, è in continua crescita.

Nuove tendenze. I negozi cinesi offrono una vasta gamma di prodotti a prezzi spesso inferiori rispetto alla concorrenza, attrattiva soprattutto per i consumatori più attenti al budget. Molte attività sono aperte sette giorni su sette, con orari prolungati, rispondendo alle esigenze di una clientela variegata. Spesso, poi, i commercianti cinesi si sono dimostrati abili nell’intercettare le nuove tendenze del mercato e nell’adattare la loro offerta. «Loro da tempo si sono inseriti nel nostro tessuto economico e commerciale, sono stati coinvolti fin da subito e sono tra i maggiori investitori sul territorio – spiega ancora Edoardo Oggianu –. L’integrazione è la base ma fa parte della loro cultura il concetto di partecipazione, e lo dimostrano con diverse loro aziende associate a Confcommercio. Senza dimenticare che i cinesi si stanno sempre più interessando a marchi italiani, pronti ad investire e ad aprire collaborazioni con il sistema del franchising, con l’obiettivo di attirare nuovi consumatori finali».

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