Olbia, via ai lavori di ampliamento del pronto soccorso
L’impresa ha avviato il cantiere: l’intervento, che prevede la realizzazione di un ulteriore edificio, verrà concluso in 300 giorni
Olbia Il cantiere è stato aperto e una vasta area è già in parte transennata. E in questi giorni, prima dell’avvio dei lavori veri e propri, verrà realizzato il percorso per le ambulanze. L’intervento di restyling del pronto soccorso del Giovanni Paolo II è dunque partito, anche se con un mese di ritardo: se ne sta occupando l’impresa Edil Fabaria di Agrigento già mobilitata con numerosi operai: l’obiettivo è di rendere mini i disagi per l’utenza e gli operatori sanitari.
L’ampliamento del pronto soccorso, guidato dalla responsabile del Dipartimento di emergenza urgenza Rosy Beretta, dovrebbe essere completato in 300 giorni e consentirà di avere a disposizione una struttura più moderna, accogliente e maggiormente funzionale alla gestione dei pazienti, «con l’auspicio di incrementare anche l’attrattività verso i professionisti sanitari. Il pronto soccorso di Olbia - avevano spiegato il direttore dell’area tecnica Paolo Tauro e il direttore generale della Asl Marcello Acciaro –- non è al solo servizio degli utenti locali, ma di una vasta popolazione italiana ed estera che in concomitanza con la stagione estiva si riversa sulla nostra struttura di emergenza-urgenza. Una riorganizzazione degli spazi è necessaria anche per contrastare il sovraffollamento soprattutto nel periodo estivo, incrementando gli spazi, grazie allo spostamento dell’attuale camera calda, al miglioramento della viabilità per regolare i flussi delle ambulanze, ai percorsi pedonali e all’ampliamento della sala d’attesa con servizi igienici annessi».
Sarà realizzato un nuovo edificio in continuità con quello esistente, di 600 metri quadri, che avrà anche una sala pre-triage collegata direttamente alla sala d’attesa. Previste, inoltre, le aree di monitoraggio e di osservazione, un ambiente dedicato all’installazione di una Tac e servizi igienici interni per i soli pazienti, differenziati da quelli del personale. La nuova struttura consentirà una gestione più efficiente dei flussi, ottimizzando la gestione dei codici meno gravi che potranno contare su un monitoraggio fisico e tecnologico più avanzato e costante.L’auspicio è anche quello di ridurre ulteriormente i tempi d’attesa e la pressione generale sull’ospedale e sul pronto soccorso. C’è da capire che cosa succederà questa estate, soprattutto per quanto riguarda gli organici: il pronto soccorso gestisce 40 accessi annui, più o meno 100 al giorno, ma solo a luglio e agosto ha superato quota 10mila. Da sottolineare, tra i tanti progetti, l’avvio da un anno della modalità dual track che consente la gestione dei codici minori e maggiori con percorsi e organici dedicati e separati.