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Olbia, cresce l’università: arriva il corso di laurea in aeronautica

di Giandomenico Mele

	L'aeroporto Costa Smeralda di Olbia
L'aeroporto Costa Smeralda di Olbia

Il rettore di Cagliari Francesco Mola: «Siamo pronti». Il sì del sindaco Nizzi e del vicegovernatore Meloni

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Olbia La città avrà un nuovo corso di laurea nel settore aeronautico. Un ulteriore traguardo dopo l’avvio di Ingegneria navale e sempre con l’università di Cagliari come protagonista. L’annuncio ufficiale è stato dato ieri, 2 maggio, nel corso della Fiera nautica di Sardegna a Porto Rotondo. Il rettore dell’ateneo, Francesco Mola, lo ha confermato davanti al vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni, insieme al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi e al presidente del consorzio universitario UniOlbia, Aldo Carta. «Siamo qui perché abbiamo un ragionamento avanzato sul corso di laurea in Aeronautica a Olbia, ora ci dobbiamo solo stringere la mano e avviare il progetto – ha detto il rettore –. Sono ottimista e fiducioso, sulla base del rapporto di fiducia che si è venuto a creare con Comune, Regione e UniOlbia, senza dimenticare gli imprenditori e la nostra compagine universitaria. La parte più complicata è compiuta, ora resta quella più operativa».

Il nuovo corso. A confermare l’appoggio da parte delle aziende è la presenza di Gianni Lettieri, Ceo di Atitech, il colosso delle manutenzioni aeree con sede a Napoli che negli hangar dell’aeroporto Costa Smeralda sta realizzando un polo dedicato ai jet privati, considerati anche i numeri sempre più importanti registrati nella vicina Aviazione generale. «Siamo ovviamente disponibili a collaborare – ha sottolineato Giannni Lettieri –. La nostra base di manutenzione e assistenza per i business jet sarà alternativa a competitor come Svizzera e Germania e per noi è fondamentale avviare laboratori di ricerca comuni con l’università. Esiste una sinergia con la nautica da diporto e i superyacht. Ritengo fondamentale sviluppare su Olbia un corso di laurea per l’aeronautica e il settore aerospaziale». L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare durante il Festival dell’Aerospazio, che si svolgerà ad Olbia ad ottobre, organizzato da Astec. In quella sede potrebbero arrivare novità sugli aspetti didattici. «Ci siamo incontrati, ne abbiamo discusso e posso dire che qui nasce l’idea del nuovo corso di laurea in Aeronautica. Da parte nostra abbiamo già messo a disposizione le nuove strutture, stiamo ultimando cinque nuove aule nella sede dell’università nel centro storico – ha confermato Settimo Nizzi, sindaco di Olbia –. Abbiamo l’Aviazione generale e riteniamo sia fondamentale puntare sul settore aeronautico nella formazione universitaria, contando che qui c’è un aeroporto da 4,2 milioni passeggeri. Rappresenterà una grande opportunità e da parte nostra contribuiremo con quanto necessario in accordo con il minister».

Verso il polo. Una conferma del corso di laurea legato all’aeronautica arriva dalla Regione. «Esistono tutte le condizioni per creare a Olbia un polo dell’aeronautica con il supporto formativo dell’università di Cagliari – ha sottolineato Meloni, vicegovernatore –. Noi ci crediamo e valutiamo positivamente questo percorso e daremo tutto il nostro sostegno. Olbia vanta già un evento importante come il Festival dell’Aerospazio e a settembre ci sarà un altro appuntamento di livello su questo settore. Penso che sia necessario sviluppare il settore aeronautico e lavorare in sinergia con quello della nautica, visto che parliamo di due poli di eccellenza in questo territorio. Metteremo le risorse necessarie e avvieremo un percorso ampio in cui tutti i soggetti con responsabilità saranno coinvolti. Olbia e la Gallura si confermano luoghi privilegiati di attrazione di investimenti e talenti». Il modello dovrebbe essere quello del corso di laurea in Ingegneria navale, attivato, che sta già dando ottimi risultati. «Siamo molto soddisfatti perché abbiamo raggiunto quasi i 40 iscritti a Olbia – conferma il rettore Mola –. La futura laurea magistrale in Ingegneria navale sarà in inglese, per attirare studenti da tutta Europa, per sfruttare la posizione strategica nel Mediterraneo del distretto della nautica».

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