Strada Olbia-Arzachena, restano i timori: «Il via ai lavori è ancora lontano»
Giovanni Pileri dei Riformatori sul nuovo tracciato: «La politica sia trasparente»
Olbia Per adesso preferisce rimanere con i piedi per terra. Giovanni Pileri, vicepresidente regionale dei Riformatori e con un lungo passato da amministratore a più livelli, non si lascia andare a facili entusiasmi. Tutto ruota attorno al recente via libera della commissione ministeriale Via-Vas alla realizzazione del primo lotto della nuova strada che collegherà Olbia con Santa Teresa, passando per Arzachena e Palau. Secondo Pileri, il cantiere sarebbe ancora lontano dal vedere la luce. Per questo chiede uno sforzo congiunto della politica regionale e nazionale e anche che, nel frattempo, si studino misure urgenti per migliorare la sicurezza lungo la strada.
«La notizia dell’approvazione della Valutazione di impatto ambientale al momento è solo una buona notizia e non l’imminente inizio dei lavori, per i quali il percorso è ancora in salita – sostiene Giovanni Pileri, che per la nuova strada si batte da parecchi anni –. Prima di tutto sarà necessario verificare le “condizioni di ottemperanza” del parere Via, che potrebbero complicare la definizione del progetto esecutivo nonché le prescrizioni per il successivo accantieramento. È necessario che le forze politiche dei governi regionale e nazionale, nella massima trasparenza, informino la popolazione sullo stato di attuazione della progettazione, della disponibilità dei fondi, notevolmente incrementati rispetto a quanto previsto in passato, e sui tempi certi per dare il via al cantiere. Dopodiché sarà necessario considerare che le tempistiche di esecuzione non saranno inferiori a cinque anni: pertanto sarà necessario individuare le necessarie procedure per limitare i grandi disagi che si verificheranno durante quel periodo. Tematiche che sono state affrontate in passato dai governi regionali che si sono succeduti negli ultimi venti anni. Io stesso, a partire dal 2007, ho presentato più interrogazioni in consiglio regionale. Questo potrebbe essere un momento nel quale la politica facesse realmente la sua parte, poiché il parere del ministero dell’Ambiente non è una conquista politica ma fa parte di un iter istruttorio indipendente. Dobbiamo porre fine a uno stato di stagnazione che per venti anni ha impedito la realizzazione dell’importante infrastruttura».
Insomma, Pileri usa toni molto meno trionfalistici di quelli del deputato leghista Dario Giagoni, che a metà maggio aveva annunciato il parere positivo alla realizzazione del primo lotto tra Olbia e San Giovanni, con viadotti e quattro corsie. «È proprio il tratto nel quale dovrebbe sorgere il primo lotto che al momento risulta congestionato sia per le file che si creano per la presenza di mezzi pesanti sia per il collo d’imbuto della rotatoria della diramazione Olbia-Arzachena-Porto Rotondo – prosegue Pileri –. In questo intervallo di tempo relativo alla realizzazione, non meno di 5-10 anni, con il notevole incremento di traffico, il tratto Arzachena-Olbia diventerà sempre più congestionato, impercorribile e pericoloso. Proponiamo, come fatto in passato, che, nelle more di approvazione e realizzazione delle opere, si proceda con una soluzione transitoria che alleggerisca il traffico, imponendo con ordinanza ai mezzi pesanti di fare almeno due-tre soste da un minuto nelle piazzole lungo il tracciato. Questo, senza danneggiare le attività di trasporto, comporterebbe un risparmio di tempo non inferiore a 10-15 minuti sull’intero percorso per le auto e i mezzi di soccorso».